Commissioni consiliari, Carbone (Pd) richiama Di Pilato (FI): "Meno selfie e più preparazione"

"La maggioranza deve provvedere al buon andamento della macchina amministrativa"

venerdì 30 giugno 2017
Maria Carbone, Segretaria del Partito Democratico di Andria entra in merito alla polemica circa il ruolo non proprio istituzionale assunto da alcuni consiglieri comunali circa l'andamento (mancato) dei lavori delle commissioni consiliari, rispondendo alla presidente del consiglio comunale, Pasqua Laura Di Pilato.

"È appurato, l'eccessiva calura estiva può giocare brutti scherzi! Con estremo stupore ho appreso dagli organi di stampa di un intervento della Presidente del Consiglio comunale di Andria avv. Laura Di Pilato che, ergendosi a paladina del lavoro consiliare, bacchetta alcuni consiglieri comunali di opposizione che definisce discoli perché, a suo dire, rei di pregiudicare l'attività amministrativa con la loro assenza ai lavori di commissione consiliare. Le stesse vanno deserte per mancanza di numero legale. Orbene, alla Presidente urge un ripasso veloce dell'abc del lavoro amministrativo e consiliare.

Spetta alla maggioranza che amministra la città provvedere al buon andamento della macchina amministrativa, non sono le opposizioni a dover garantire il numero legale, per cui le assenze dei lavori consiliari sono ascrivibili interamente ai diversi capricci che, da troppo tempo, stanno tenendo banco all'interno della maggioranza, bloccando di fatto la macchina amministrativa e paralizzando la città. Sono in particolare alcuni consiglieri di maggioranza ad esprimere i loro sempre più frequenti mal di pancia disertando le sedute e facendo venire meno il numero legale.

È la città a dire dunque basta e a richiamare al senso di responsabilità l'intera amministrazione. Che dire poi dei lavori consiliari! Fare l'intero elenco delle inadempienze e delle estemporaneità della Presidente risulterebbe lungo; solo per citarne qualcuna: nessuna programmazione dell'attività consiliare, convocazione di consigli in limite di scadenza di importanti provvedimenti, nessun rispetto dei ruoli, diversi ordini del giorno che giacciono nel suo cassetto per dare la precedenza ad altri che inappropriatamente e arbitrariamente si ammontano di carattere di urgenza, allegra conduzione delle sedute consiliari. A pagarne le disastrose conseguenze sono, ahimè, la nostra città e i nostri concittadini e questo è sotto gli occhi di tutti. Dunque, da donna a donna, un consiglio mi sento di dare alla Presidente Di Pilato: meno selfie e più preparazione e dignità per l'importante ruolo istituzionale che riveste, come prima donna, nella nostra città".