Commissione Pari Opportunità: “Si riattivi il percorso normativo per introdurre parità di genere in legge elettorale pugliese”
I dati sulla partecipazione femminile nelle Istituzioni del territorio pugliese sono francamente sconfortanti
venerdì 1 marzo 2019
Una nota della presidente della Commissione regionale Pari Opportunità Patrizia del Giudice.
"Il tema della rappresentanza di genere costituisce una vera e propria emergenza nell'ambito dei Consigli regionali, dove la rappresentanza femminile è radicalmente minoritaria (pari a circa il 18%) rispetto al totale dei consiglieri eletti. Una realtà che stride fortemente con le previsioni della legge 15 febbraio 2016, n. 20, con cui è stato modificato l'articolo 4 della legge 2 luglio 2004, n.165, recante disposizioni volte a garantire l'equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei Consigli regionali. Previsioni normative che richiamano le Regioni a disciplinare con legge il proprio sistema elettorale sulla base dell'articolo 122 della Costituzione, ovvero introducendo specifiche misure per la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell'accesso alle cariche elettive.
Introdotta per la prima volta dalla legge regionale della Campania nel 2009, la modifica normativa è giunta al vaglio della Corte costituzionale che la dichiarò compatibile con gli articoli della Costituzione che pongono principi di parità tra i sessi nella rappresentanza politica.
Di conseguenza, le Regioni che eleggono il proprio Consiglio regionale tramite un sistema proporzionale con premio di maggioranza (cosiddetta Legge Tatarella) devono adeguare la loro normativa "interna" alla disciplina nazionale.
I dati sulla partecipazione femminile nelle Istituzioni del territorio pugliese sono francamente sconfortanti e spiace rilevare che proprio la composizione del Consiglio regionale, con sole cinque presenze femminili su cinquanta, dimostra quanta strada è ancora da percorrere in Puglia su questo tema.
Le proposte di legge finalizzate a garantire la parità di genere nella norma in vigore per l'elezione del Consiglio regionale della Puglia sono tre (firmatari i consiglieri Abaterusso, Maurodinoia e Borraccino) e continuano a restare indiscusse e incardinate presso la VII Commissione consiliare competente. In questa fase di stallo normativo, la Commissione regionale per le Pari Opportunità, scevra da ogni condizionamento politico, ha sempre assicurato ogni utile iniziativa per sensibilizzare il presidente della Regione Emiliano e il presidente del Consiglio regionale Loizzo a intraprendere un percorso di valorizzazione delle donne, riformando la legge elettorale pugliese col rispetto della parità di genere. Pertanto, nel solco delle iniziative assunte in materia di democrazia paritaria, e nell'imminenza delle prossime elezioni del 2020, ho inteso sollecitare ancora una volta tutti i consiglieri regionali e i rappresentanti più autorevoli della Regione e del Consiglio, ad adoperarsi affinché si riattivi il percorso normativo per assicurare il riequilibrio di genere con l'introduzione di norme idonee a tutelare la presenza femminile nel Consiglio regionale della Puglia. Allo stesso modo, proporrò alle componenti dell'organo paritario regionale l'attivazione di un "tavolo permanente" che, trasversalmente, accolga ogni utile contributo per la definizione del richiamato iter normativo"
"Il tema della rappresentanza di genere costituisce una vera e propria emergenza nell'ambito dei Consigli regionali, dove la rappresentanza femminile è radicalmente minoritaria (pari a circa il 18%) rispetto al totale dei consiglieri eletti. Una realtà che stride fortemente con le previsioni della legge 15 febbraio 2016, n. 20, con cui è stato modificato l'articolo 4 della legge 2 luglio 2004, n.165, recante disposizioni volte a garantire l'equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei Consigli regionali. Previsioni normative che richiamano le Regioni a disciplinare con legge il proprio sistema elettorale sulla base dell'articolo 122 della Costituzione, ovvero introducendo specifiche misure per la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell'accesso alle cariche elettive.
Introdotta per la prima volta dalla legge regionale della Campania nel 2009, la modifica normativa è giunta al vaglio della Corte costituzionale che la dichiarò compatibile con gli articoli della Costituzione che pongono principi di parità tra i sessi nella rappresentanza politica.
Di conseguenza, le Regioni che eleggono il proprio Consiglio regionale tramite un sistema proporzionale con premio di maggioranza (cosiddetta Legge Tatarella) devono adeguare la loro normativa "interna" alla disciplina nazionale.
I dati sulla partecipazione femminile nelle Istituzioni del territorio pugliese sono francamente sconfortanti e spiace rilevare che proprio la composizione del Consiglio regionale, con sole cinque presenze femminili su cinquanta, dimostra quanta strada è ancora da percorrere in Puglia su questo tema.
Le proposte di legge finalizzate a garantire la parità di genere nella norma in vigore per l'elezione del Consiglio regionale della Puglia sono tre (firmatari i consiglieri Abaterusso, Maurodinoia e Borraccino) e continuano a restare indiscusse e incardinate presso la VII Commissione consiliare competente. In questa fase di stallo normativo, la Commissione regionale per le Pari Opportunità, scevra da ogni condizionamento politico, ha sempre assicurato ogni utile iniziativa per sensibilizzare il presidente della Regione Emiliano e il presidente del Consiglio regionale Loizzo a intraprendere un percorso di valorizzazione delle donne, riformando la legge elettorale pugliese col rispetto della parità di genere. Pertanto, nel solco delle iniziative assunte in materia di democrazia paritaria, e nell'imminenza delle prossime elezioni del 2020, ho inteso sollecitare ancora una volta tutti i consiglieri regionali e i rappresentanti più autorevoli della Regione e del Consiglio, ad adoperarsi affinché si riattivi il percorso normativo per assicurare il riequilibrio di genere con l'introduzione di norme idonee a tutelare la presenza femminile nel Consiglio regionale della Puglia. Allo stesso modo, proporrò alle componenti dell'organo paritario regionale l'attivazione di un "tavolo permanente" che, trasversalmente, accolga ogni utile contributo per la definizione del richiamato iter normativo"