Comitato per la legalità: «Gravissima l'aggressione al vescovo Calabro»
Chiesti i dati della criminalità ad Andria
domenica 2 ottobre 2016
0.19
Chiede di conoscere i dati del fenomeno criminale ad Andria, dopo il gravissimo episodio consumato ai danni del vescovo emerito Raffaele Calabro. Il Comitato per la legalità di Andria, presieduto dal professor Vincenzo Minenna, rivolge un appello alle Istituzioni, in primis il Comune, chiedendo «di conoscere i dati riferiti alla sua crescente diffusione ma soprattutto l'entità delle risorse economiche destinate allo studio ed alla prevenzione dei fenomeni».
«L'aggressione e la rapina avvenuta nell'abitazione del vescovo emerito, monsignor Raffaele Calabro alle sei di mattina di qualche giorno fa è un gravissimo episodio criminoso che non ci lascia indifferenti - sottolinea il presidente del Cpl, Comitato per la legalità di Andria, Vincenzo Minenna, dopo aver appresso del grave fatto di cronaca che ha coinvolto una delle più importanti e significative personalità cittadine - Il Comitato per la Legalità cittadino sollecita le Istituzioni ad assumere iniziative, anche pubbliche, per mettere in evidenza il forte stato di tensione sociale che si vive in città».
«Essere aggrediti e rapinati in casa propria - prosegue - è un'esperienza indescrivibile che lascia segni profondi anche dal punto di vista psicologico, specie quando questi episodi si consumano ai danni di persone anziane, sole e spesso completamente indifese. Tutto questo normale non lo è e non lo deve diventare quindi innanzitutto si punti sulla decantata prevenzione che significa anche e soprattutto attivare condizioni sociali virtuose, in una città che registra un tasso di disoccupazione tra i più alti d'Italia, con quella giovanile che sfiora il 50 per cento. Noi ci siamo, come sempre e saremo al fianco delle Istituzioni locali e centrali per evitare il peggio che, come ormai acclarato, è sempre dietro l'angolo e solo per casi fortuiti questi episodi non si trasformano in veri e propri drammi irreparabili. Il peggio va evitato e non lo si evita minimizzando o banalizzando questi episodi, pur riconoscendo il sempre attivo ruolo delle Forze dell'Ordine che danno sempre il massimo».
Su questo aspetto, va ricordato che da circa 15 anni è presente ad Andria un Osservatorio sulla Sicurezza che si occupa principalmente di:
- Sportello (sportello informativo, assistenza psicologica, assistenza amministrativa, assistenza personale)
- Progetto Sicurezza - Monitoraggio
- Progetto Sicurezza - Assistenza vittime di reato
- Progetto Sicurezza - Comunicazione sociale e sensibilizzazione giovani a contrasto delle forme di bullismo.
Questo settore, cui è preposto l'assessore Beppe Raimondi potrebbe quindi fornire dei dati che darebbero l'entità esatta del fenomeno criminale ad Andria, per il cui contrasto sono stati spesi negli anni passati migliaia e migliaia di euro in progetti ed iniziative.
«Al Vescovo emerito di Andria monsignor Raffaele Calabro - conclude il professor Minenna - va la mia personale vicinanza e solidarietà unitamente a quella del coordinatore del Cpl, Savino Montaruli e di tutti i membri del Consiglio Direttivo dell'Associazione iscritta all'Albo comunale quindi con ruolo istituzionale riconosciuto».
«L'aggressione e la rapina avvenuta nell'abitazione del vescovo emerito, monsignor Raffaele Calabro alle sei di mattina di qualche giorno fa è un gravissimo episodio criminoso che non ci lascia indifferenti - sottolinea il presidente del Cpl, Comitato per la legalità di Andria, Vincenzo Minenna, dopo aver appresso del grave fatto di cronaca che ha coinvolto una delle più importanti e significative personalità cittadine - Il Comitato per la Legalità cittadino sollecita le Istituzioni ad assumere iniziative, anche pubbliche, per mettere in evidenza il forte stato di tensione sociale che si vive in città».
«Essere aggrediti e rapinati in casa propria - prosegue - è un'esperienza indescrivibile che lascia segni profondi anche dal punto di vista psicologico, specie quando questi episodi si consumano ai danni di persone anziane, sole e spesso completamente indifese. Tutto questo normale non lo è e non lo deve diventare quindi innanzitutto si punti sulla decantata prevenzione che significa anche e soprattutto attivare condizioni sociali virtuose, in una città che registra un tasso di disoccupazione tra i più alti d'Italia, con quella giovanile che sfiora il 50 per cento. Noi ci siamo, come sempre e saremo al fianco delle Istituzioni locali e centrali per evitare il peggio che, come ormai acclarato, è sempre dietro l'angolo e solo per casi fortuiti questi episodi non si trasformano in veri e propri drammi irreparabili. Il peggio va evitato e non lo si evita minimizzando o banalizzando questi episodi, pur riconoscendo il sempre attivo ruolo delle Forze dell'Ordine che danno sempre il massimo».
Su questo aspetto, va ricordato che da circa 15 anni è presente ad Andria un Osservatorio sulla Sicurezza che si occupa principalmente di:
- Sportello (sportello informativo, assistenza psicologica, assistenza amministrativa, assistenza personale)
- Progetto Sicurezza - Monitoraggio
- Progetto Sicurezza - Assistenza vittime di reato
- Progetto Sicurezza - Comunicazione sociale e sensibilizzazione giovani a contrasto delle forme di bullismo.
Questo settore, cui è preposto l'assessore Beppe Raimondi potrebbe quindi fornire dei dati che darebbero l'entità esatta del fenomeno criminale ad Andria, per il cui contrasto sono stati spesi negli anni passati migliaia e migliaia di euro in progetti ed iniziative.
«Al Vescovo emerito di Andria monsignor Raffaele Calabro - conclude il professor Minenna - va la mia personale vicinanza e solidarietà unitamente a quella del coordinatore del Cpl, Savino Montaruli e di tutti i membri del Consiglio Direttivo dell'Associazione iscritta all'Albo comunale quindi con ruolo istituzionale riconosciuto».