Clown dottori, Dino Leonetti: "Entrare in corsia come in chiesa"

Ieri presso l'istituto Verdi-Cafaro l'incontro "Clown in corsia - Da un sogno alla legge regionale"

sabato 10 febbraio 2018 13.06
A cura di Sara Suriano
Sulle note di un pianoforte a coda, presso l'auditorium dell'istituto scolastico "Verdi Cafaro", è iniziato "Clown in corsia - Da un sogno alla legge regionale", l'appuntamento che ieri, venerdì 9 febbraio, ha visto incontrarsi volontari, professionisti e uomini di politica per celebrare la nascita di una nuova legge della Regione Puglia che disciplina la formazione dei clown dottori.

A sottoporre il disegno era stato, circa due anni fa, il dottor Dino Leonetti, medico oncologo, presidente dell'associazione "In Compagnia del Sorriso", mentre, a farsi portavoce in Regione, i consiglieri andriesi Grazia Di Bari, Nino Marmo e Sabino Zinni.

"La proposta di regolare il percorso di formazione dei clown dottori è nata dall'esigenza di elevare il livello di professionalità degli stessi - afferma il dottor Leonetti - per giungere in corsia con la stessa attenzione che si avrebbe entrando in chiesa. La clown terapia richiede frequenza costante, attenzione alle norme igieniche, disciplina, adeguata formazione psicologica e tecnica; non sono sufficienti naso rosso e parruccone. Il nostro compito è alleviare lo stato di tristezza e ansie di chi affronta un periodo poco piacevole della propria vita, ma lo facciamo in accordo alle norme della Federazione Nazionale Clown dottori".

"La politica si è mostrata vicina alla'idea di umanizzazione delle cure mediche e alla centralità del paziente nel processo di cura -ha affermato Alessandro Delle Donne, Direttore generale Asl Bat, presente alla manifestazione- questo in virtù degli studi di neurologi e neuropsichiatri che hanno dimostrato scientificamente i benefici del sorriso", ha proseguito Dino Del Vecchio, Presidente Ordine dei medici Provincia Bt.

Come esposto dai consiglieri regionali Grazia Di Bari, Nino Marmo e Sabino Zinni, la nuova legge della Regione Puglia, approvata alla sua terza stesura, regola non la figura ma il percorso di formazione del clown dottore, cosicché non si faccia confusione tra la gratuità del servizio del volontario e la mancanza di preparazione. "Siamo stati onorati di veicolare una richiesta estranea al mondo della politica, che giunge da chi prova pulsioni e sensibilità diverse", hanno concluso i consiglieri.

Ma come è nata questa esigenza?

Tutto nasce il 7 novembre 2012, dall'incontro di Dino Leonetti e Giovanni Gorgoni, Dirigente Agenzia Regionale Sanitaria Puglia, il quale finanzia un corso di clownterapia. Fondamentale è stata la presenza di Massimiliano La Paglia, Responsabile nazionale della formazione, che educa dottori e volontari all'approccio differente in base al reparto.

"La clown terapia è un sogno? Il sogno vive di speranza è la speranzs non ha gambe; preferisco meglio usare il termine "visione", che scaturisce dalla volontà, da una forte intenzionalità. A cambiare il mondo sono i visionari e non i sognatori", ha concluso Gorgoni.

L'appuntamento si è chiuso con il racconto delle esperienze in geriatria, oncologia e psichiatria da parte dei clown dottori Cecilia Cortese, Annalisa Lorusso, Annamaria Pastore e Fabiana Suriano.
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