Cittadini e associazioni andriesi sono scesi in strada per dire “No” alla violenza sulle donne

Si sono dati appuntamento, ieri sera, a Largo Torneo per ricordare le vittime di femminicidio

venerdì 26 novembre 2021 11.13
A cura di Giovanna Albo
Ieri sera, giovedì 25 novembre, in occasione della "Giornata nazionale contro la violenza sulle donne", molti cittadini e associazioni andriesi si sono dati appuntamento a Largo Torneo, nel piazzale antistante l'ingresso della Villa Comunale, per manifestare contro questo inaccettabile fenomeno e per realizzare una maggiore sensibilizzazione verso l'opinione pubblica e le Istituzioni.

Durante l'iniziativa, promossa dalle associazioni "Ideazione", "Le amiche per le Amiche" e "Confcommercio Andria", uomini e donne hanno indossato mascherine, sciarpe o giacche rosse come simbolo per la lotta contro la violenza sulle donne e per mantenere viva la memoria sulle troppe donne vittime, affinché possano diventare sempre meno.

In Italia, ricordiamo infatti che, ogni tre giorni viene uccisa una donna in quanto donna. Nelle ultime due settimane del mese di novembre sei le donne vittime di femminicidio e tre bambini uccisi dal loro padre, vittime innocenti di uomini violenti verso i quali nessuna giustificazione è mai possibile.

Molti slogan, scritti su dei cartelli rossi, sono stati mostrati durante la mobilitazione: "A noi uomini hanno dato la vita. Usiamo per amarle non per ucciderle". Altri ancora recitavano "Fa che il mio cuore sorrida" oppure "Ama senza smarrirti". Insomma messaggi inequivocabili sono stati lanciati durante la manifestazione, facendo leva sul fatto che si tratta di una strage a cui bisogna porre fine e contrastare soprattutto sul piano culturale, modificando i nostri concetti stereotipati dei ruoli maschile e femminile, promuovendo la cultura del rispetto e della parità di genere. Senza dimenticare, inoltre, che occorre dare immediato sostegno e protezione alle donne che vivono il dramma di una relazione o di una convivenza con partner o mariti violenti dai quali si vogliono liberare.
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