Cina, Brasile, Giappone e Usa: queste le nuove frontiere del cibo biologico italiano
Anche l'olio protagonista del convegno. Gli atti del convegno a breve sul sito www.premiobiol.it
mercoledì 20 marzo 2013
10.42
Il miglior biologico italiano e pugliese sbarca negli Usa. E lo fa mettendo a diretto contatto i buyers e gli stakeholders statunitensi con i produttori dello Stivale, attraverso partecipazioni a Fiere internazionali e ad eventi organizzati ad hoc nei templi del cibo newyorkesi. E' quanto avvenuto ultimamente grazie al Progetto internazionale Ofom, i cui primi risultati sono stati presentati al convegno internazionale organizzato dal Premio Biol ad Andria.
L'Ofom - Organic Food Organic Mood (www.ofom.it) è un programma triennale (2012/2015) finanziato dall'Unione Europea e dallo Stato italiano e realizzato dall'ATI Federbio - Bioagricoop - CiBi per la promozione e l'informazione dei prodotti biologici certificati ai sensi del regolamento CE n. 834/2007 nei Paesi extra europei. Il progetto generale si rivolge a Cina, Giappone e Usa; in quest'ultimi è condotto dal CiBi, con iniziative finalizzate alla promozione del bio italiano appunto tramite partecipazione a Fiere e organizzazione di eventi specifici e mirati: laboratori del gusto, workshop Gdo ed eventi informativi (e dalla prossima annualità anche attività di incoming), sempre con la partecipazione di bio aziende italiane d'eccellenza.
Ma il tema non è stato l'unico a suscitare l'interesse della platea - gremita da operatori e studiosi del settore - del convegno Biol, organizzato col Gal "Murgia Più" e aperto dai saluti dell'assessore al marketing territoriale di Andria, Benedetto Miscioscia e dal coordinatore Biol Nino Paparella.
Incentrato sull'olio, l'incontro ha da un lato evidenziato il lavoro dei Gal per il marketing territoriale, dall'altro ha offerto una panoramica dei mercati emergenti grazie a esperti locali di Cina, Brasile e India: tutte aree in espansione per l'export di oli bio di qualità. Passando anche per la certificazione Epd della filiera Assoproli e per l'anticipazione dei primi risultati di un'indagine sul posizionamento di marketing degli oli partecipanti al Biol, condotta dal Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici dell'Università di Bari e coordinata dal prof. Savino Santovito.
In attesa dell'elaborazione dei dati finali, qualche primo spunto: l'andamento delle vendite dell'universo produttivo di olio bio, negli ultimi tre anni risulta in crescita per oltre la metà delle imprese intervistate e non si contrae per la quasi totalità degli operatori, con il 73% delle imprese che adotta una politica commerciale mono-marchio e multicanale, e con vendita diretta in azienda comunque utilizzata da circa un quarto delle aziende. La presentazione ufficiale dello studio è prevista entro l'estate. A breve gli atti del convegno saranno pubblicati su www.premiobiol.it.
L'Ofom - Organic Food Organic Mood (www.ofom.it) è un programma triennale (2012/2015) finanziato dall'Unione Europea e dallo Stato italiano e realizzato dall'ATI Federbio - Bioagricoop - CiBi per la promozione e l'informazione dei prodotti biologici certificati ai sensi del regolamento CE n. 834/2007 nei Paesi extra europei. Il progetto generale si rivolge a Cina, Giappone e Usa; in quest'ultimi è condotto dal CiBi, con iniziative finalizzate alla promozione del bio italiano appunto tramite partecipazione a Fiere e organizzazione di eventi specifici e mirati: laboratori del gusto, workshop Gdo ed eventi informativi (e dalla prossima annualità anche attività di incoming), sempre con la partecipazione di bio aziende italiane d'eccellenza.
Ma il tema non è stato l'unico a suscitare l'interesse della platea - gremita da operatori e studiosi del settore - del convegno Biol, organizzato col Gal "Murgia Più" e aperto dai saluti dell'assessore al marketing territoriale di Andria, Benedetto Miscioscia e dal coordinatore Biol Nino Paparella.
Incentrato sull'olio, l'incontro ha da un lato evidenziato il lavoro dei Gal per il marketing territoriale, dall'altro ha offerto una panoramica dei mercati emergenti grazie a esperti locali di Cina, Brasile e India: tutte aree in espansione per l'export di oli bio di qualità. Passando anche per la certificazione Epd della filiera Assoproli e per l'anticipazione dei primi risultati di un'indagine sul posizionamento di marketing degli oli partecipanti al Biol, condotta dal Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici dell'Università di Bari e coordinata dal prof. Savino Santovito.
In attesa dell'elaborazione dei dati finali, qualche primo spunto: l'andamento delle vendite dell'universo produttivo di olio bio, negli ultimi tre anni risulta in crescita per oltre la metà delle imprese intervistate e non si contrae per la quasi totalità degli operatori, con il 73% delle imprese che adotta una politica commerciale mono-marchio e multicanale, e con vendita diretta in azienda comunque utilizzata da circa un quarto delle aziende. La presentazione ufficiale dello studio è prevista entro l'estate. A breve gli atti del convegno saranno pubblicati su www.premiobiol.it.