Ciappetta Camaggio, in due anni diminuiti i superamenti dei parametri inquinanti

Dati ARPA Puglia in audizione in V Commissione, Guarini (M5S): «Chi deve bonificare?»

giovedì 15 ottobre 2015 9.00
La questione ambientale del canale Ciappetta-Camaggio al centro delle audizioni della V commissione consiliare di ieri pomeriggio. Ad essere ascoltati, su richiesta dei consiglieri del Movimento 5 stelle Viviana Guarini, Cristian Casili e Grazia Di Bari, i rappresentanti di Arpa, Autorità idrica di Puglia, Comune di Andria e Provincia Bat. Le questioni sollevate dai consiglieri pentastellati riguardano in particolare l'inquinamento del canale stesso e il cattivo funzionamento del depuratore di Andria che, sversando nel canale, determina anche la contaminazione delle acque del tratto di costa a sud e a nord della foce. Perplessità sono state sollevate anche in merito all'autorizzazione per un nuovo impianto di trattamento delle acque reflue di aziende lattiero-casearie. Il primo a chiarire alcune questioni è stato il rappresentante di Aqp, che proprio sull'impianto di trattamento di acque reflue ha spiegato come l'iter autorizzativo al momento sia sospeso, perché il depuratore cittadino non sarebbe capace di accogliere ulteriori reflui, aggiungendo che l'Aqp ha comunque già in programma il potenziamento del depuratore stesso.

L'Arpa, invece, ha chiarito che il canale non è classificato come corpo idrico significativo, pertanto non soggetto, secondo le disposizioni in materia, a monitoraggio. Cionostante, l'Agenzia regionale è tenuta ad effettuare controlli periodici sulle acque di scarico del depuratore, e nelle zone di balneazione a nord e a sud dell'area preclusa, quella cioè in cui il canale sfocia in mare. Dal 2013 al 2015 i superamenti dei parametri per gli scarichi classificati in tabella 4 sono diminuiti: nei primi sei mesi di quest'anno, ne sono stati registrati solo due. Di norma, non esiste inoltre un obbligo di bonifica del canale, ma dal momento che bisogna garantire la qualità delle acque marine costiere, ed essendo il canale uno dei veicoli dei materiali inquinanti, gli interventi di tutela sono di tipo complessivo. Il presidente della Provincia ha assicurato che l'ente ha garantito negli anni l'attività di manutenzione, e ha rilanciato il tema del riordino delle competenze in materia ambientale, alla luce del recente riordino delle funzioni.

«Dall'odierna audizione si è avuta la conferma della situazione di emergenza ambientale in cui versano le acque del canale Ciappetta Camaggio - dichiara la consigliera regionale Viviana Guarini - soprattutto per quanto riguarda l'inquinamento ambientale e la necessità di bonifica e di controllo degli scarichi abusivi, ma allo stesso tempo non si è addivenuto ad alcun tipo di soluzione per ovviare a tale problema - prosegue - Per questo motivo nei prossimi giorni intendiamo presentare un'interrogazione a risposta scritta all'Assessore all'Ambiente Domenico Santorsola, per chiedergli come intende procedere per risolvere questa emergenza che dura ormai da diversi anni».