Cia Puglia, proposta di legge regionale per l’Agricoltura Sociale
Testo di 13 articoli per favorire lo sviluppo agro-sociale del comparto
giovedì 1 giugno 2017
Una proposta di legge regionale dettagliata in 13 articoli, per dare anche alla Puglia un quadro normativo e una serie di strumenti necessari al pieno sviluppo dell'agricoltura sociale. Ieri mattina, mercoledì 31 maggio 2017, CIA Agricoltori Italiani della Puglia, assieme a Confcooperative, ha consegnato a Leonardo Di Gioia, assessore all'Agricoltura della Regione Puglia, una proposta di legge tesa a favorire il pieno sviluppo dell'agricoltura sociale in tutto il territorio pugliese. Il documento è stato consegnato dal vicepresidente CIA Puglia, Giannicola D'Amico, e dal direttore regionale dell'organizzazione, Danilo Lolatte.
Cos'è l'agricoltura sociale. L'agricoltura sociale è una nuova pratica che, attraverso iniziative promosse in ambito agricolo e alimentare da aziende agricole ma anche cooperative sociali, intende favorire il reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati nella comunità e al contempo produrre beni. In questa ottica, l'agricoltura sociale è un vero e proprio strumento operativo che integra azioni, programmi, proposte e progetti capaci di coniugare l'attività agricola con le più moderne politiche del welfare. L'agricoltura, come strumento terapeutico, diventa campo d'azione per migliorare il benessere, l'autostima e l'acquisizione di competenze da parte di soggetti deboli e svantaggiati.
Welfare, Lavoro e benessere. Con la creazione delle fattorie sociali, una delle realtà più innovative della multifunzionalità in agricoltura, le politiche sociali trovano un nuovo terreno di applicazione che favorisce il miglioramento della qualità della vita dei soggetti che diventano protagonisti attivi di un percorso non solo di cura, ma anche di riqualificazione professionale e di integrazione sociale. "E' un'opportunità sperimentata con successo già da molte aziende agricole pugliesi", ha spiegato Giannicola D'Amico, vicepresidente di CIA Agricoltori Italiani della Puglia. "Da diversi anni ormai, a tutti i cittadini sono sempre più familiari i concetti di pet-therapy, ippoterapia, ortoterapia. Si tratta di pratiche che mettono al centro la relazione positiva tra uomo e animale, tra uomo e campagna. Nell'ultimo rapporto Ismea-Svimez, l'agricoltura sociale è considerata una leva di sviluppo per il comparto primario. A livello statale, lo sviluppo e il potenziamento dell'agricoltura sociale è stato già normato, adesso occorre un quadro legislativo regionale che sia coerente con quello nazionale e che riesca a cogliere le peculiari caratteristiche del contesto agricolo e sociale della Puglia", ha aggiunto D'Amico. "Con la proposta di legge che abbiamo presentato, riteniamo che la Regione Puglia possa trovare uno strumento armonico, coerente, adeguato alle necessità di un settore in continua evoluzione ed espansione, così da favorire lo sviluppo dell'agricoltura sociale in tutto il territorio regionale".
Cos'è l'agricoltura sociale. L'agricoltura sociale è una nuova pratica che, attraverso iniziative promosse in ambito agricolo e alimentare da aziende agricole ma anche cooperative sociali, intende favorire il reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati nella comunità e al contempo produrre beni. In questa ottica, l'agricoltura sociale è un vero e proprio strumento operativo che integra azioni, programmi, proposte e progetti capaci di coniugare l'attività agricola con le più moderne politiche del welfare. L'agricoltura, come strumento terapeutico, diventa campo d'azione per migliorare il benessere, l'autostima e l'acquisizione di competenze da parte di soggetti deboli e svantaggiati.
Welfare, Lavoro e benessere. Con la creazione delle fattorie sociali, una delle realtà più innovative della multifunzionalità in agricoltura, le politiche sociali trovano un nuovo terreno di applicazione che favorisce il miglioramento della qualità della vita dei soggetti che diventano protagonisti attivi di un percorso non solo di cura, ma anche di riqualificazione professionale e di integrazione sociale. "E' un'opportunità sperimentata con successo già da molte aziende agricole pugliesi", ha spiegato Giannicola D'Amico, vicepresidente di CIA Agricoltori Italiani della Puglia. "Da diversi anni ormai, a tutti i cittadini sono sempre più familiari i concetti di pet-therapy, ippoterapia, ortoterapia. Si tratta di pratiche che mettono al centro la relazione positiva tra uomo e animale, tra uomo e campagna. Nell'ultimo rapporto Ismea-Svimez, l'agricoltura sociale è considerata una leva di sviluppo per il comparto primario. A livello statale, lo sviluppo e il potenziamento dell'agricoltura sociale è stato già normato, adesso occorre un quadro legislativo regionale che sia coerente con quello nazionale e che riesca a cogliere le peculiari caratteristiche del contesto agricolo e sociale della Puglia", ha aggiunto D'Amico. "Con la proposta di legge che abbiamo presentato, riteniamo che la Regione Puglia possa trovare uno strumento armonico, coerente, adeguato alle necessità di un settore in continua evoluzione ed espansione, così da favorire lo sviluppo dell'agricoltura sociale in tutto il territorio regionale".