"Ci hanno rubato le cose... ma non il sorriso"
Sono tornati ieri sera a casa i ragazzi del Carlo Troya derubati durante la gita a Roma
giovedì 20 aprile 2023
13.11
Ad accoglierli ieri sera, mercoledì 19 aprile, a casa l'abbraccio delle loro famiglie che hanno vissuto a distanza la loro spiacevole avvuntura. Ma è così, a volte la vita ci pone di fronte a situazioni particolari, impreviste ed imprevedibile.
Ciò che è capitato alle due classi del liceo "Carlo Troya" in viaggio d'istruzione a Roma, è proprio questa.
I tre giorni della tanto attesa gita scolastica non hanno avuto un buon inizio perché i ragazzi sono stati vittime di un furto di zaini che avevano lasciato sul pullman mentre erano a cena in un ristorante.
Dopo lo sconforto iniziale e grazie all'opera dei docenti volta a tranquillizzarli, gli studenti hanno fornito a tutti una grande lezione di vita: si sono consolati a vicenda, si sono prestati oggetti...., si sono divisi i pochi soldi rimasti in una grande catena di solidarietà.
"Eravamo demoralizzate perché eravamo in una città non nostra ma ci siamo unite e abbiamo superato la paura", hanno affermato.
Il mattino seguente, infatti, sono ripartiti più gioiosi di prima, con la voglia di andare avanti, di essere felici e di godersi questa uscita.
"Ci hanno rubato le borse….ma non il sorriso: la ricchezza più importante è salva!", hanno dichiarato.
Ancora una volta sono i giovani a reagire con grande capacità di resilienza ed a fornire esempi positivi agli adulti!
Questa è stata una lezione di vita!
Si diventa grandi anche così. Bentornati, ragazzi e professori.
Ciò che è capitato alle due classi del liceo "Carlo Troya" in viaggio d'istruzione a Roma, è proprio questa.
I tre giorni della tanto attesa gita scolastica non hanno avuto un buon inizio perché i ragazzi sono stati vittime di un furto di zaini che avevano lasciato sul pullman mentre erano a cena in un ristorante.
Dopo lo sconforto iniziale e grazie all'opera dei docenti volta a tranquillizzarli, gli studenti hanno fornito a tutti una grande lezione di vita: si sono consolati a vicenda, si sono prestati oggetti...., si sono divisi i pochi soldi rimasti in una grande catena di solidarietà.
"Eravamo demoralizzate perché eravamo in una città non nostra ma ci siamo unite e abbiamo superato la paura", hanno affermato.
Il mattino seguente, infatti, sono ripartiti più gioiosi di prima, con la voglia di andare avanti, di essere felici e di godersi questa uscita.
"Ci hanno rubato le borse….ma non il sorriso: la ricchezza più importante è salva!", hanno dichiarato.
Ancora una volta sono i giovani a reagire con grande capacità di resilienza ed a fornire esempi positivi agli adulti!
Questa è stata una lezione di vita!
Si diventa grandi anche così. Bentornati, ragazzi e professori.