Chiusura Euronics, nessuna risposta dalla proprietà
Domenica pomeriggio saracinesche abbassate: poco personale, troppa affluenza
lunedì 26 gennaio 2015
10.17
Prosegue lo stato di agitazione dei 23 dipendenti del punto vendita della catena di elettronica Euronics presente nel Centro Commerciale "Mongolfiera" che ha annunciato la chiusura ed il licenziamento di tutto il personale a partire dal 1 marzo 2015 con una nota recapitata alla Filcams CGIL. Turni regolari dei dipendenti che nella giornata di sabato hanno dato vita ad un sit-in di protesta davanti all'ingresso della Galleria Commerciale per rilanciare la necessità di incontro con i vertici aziendali dopo aver prima aderito ai contratti di solidarietà ed averli revocati nel mese di dicembre per il periodo natalizio. La risposta della proprietà, ad ora, non vi è stata. Nessun riscontro, infatti, è giunto al Sindacato sino a questa mattina. Sindacato che denuncia anche l'invio di personale da altre strutture del Gruppo Siem seppur assunto da altre società: «Il paradosso è che sabato sono arrivate qui ad Andria tre unità dal punto vendita di Barletta, gestito dalla "Lanciano Elettronica" per coprire dipendenti che sono regolarmente al loro posto di lavoro nonostante il già annunciato licenziamento».
Sono le parole di Tina Prasti, segretaria Filcams della BAT, che rilancia la necessità di sedersi attorno ad un tavolo prima di arrivare allo sciopero: «Abbiamo inviato richiesta di incontro alla proprietà del gruppo Siem, alla Media Puglia Due che è la società che gestisce questo punto vendita, alla Direzione della Galleria Commerciale Mongolfiera ed all'Amministrazione Comunale. A tutti chiediamo di intervenire, di esprimersi e di incontrarci perchè vogliamo capire le ragioni di questa chiusura vista la grande disponibilità di tutti i dipendenti ad aderire già in passato ai contratti di solidarietà e vogliamo capire cosa si può fare per non perdere questi posti di lavoro. Ma ad ora nessuno si è fatto vivo e, se entro la giornata di oggi non otterremo delle risposte, scatterà lo sciopero. Sciopero che non potrà veder aprire il punto vendita neanche con l'arrivo da altri punti vendita di personale di altre società». Nel pomeriggio di domenica, invece, a partire dalle 18 il punto vendita ha dovuto chiudere definitivamente le serrande per via della troppa affluenza di possibili acquirenti visti gli sconti praticati per lo "svuota tutto" applicato. Vista la calca ed il poco personale disponibile a causa di pregresse ferie, la vigilanza presente sul posto ha dovuto chiedere di chiudere il punto vendita per evitare problemi e per l'impossibilità di gestire afflusso in entrata ed uscita.
Sono le parole di Tina Prasti, segretaria Filcams della BAT, che rilancia la necessità di sedersi attorno ad un tavolo prima di arrivare allo sciopero: «Abbiamo inviato richiesta di incontro alla proprietà del gruppo Siem, alla Media Puglia Due che è la società che gestisce questo punto vendita, alla Direzione della Galleria Commerciale Mongolfiera ed all'Amministrazione Comunale. A tutti chiediamo di intervenire, di esprimersi e di incontrarci perchè vogliamo capire le ragioni di questa chiusura vista la grande disponibilità di tutti i dipendenti ad aderire già in passato ai contratti di solidarietà e vogliamo capire cosa si può fare per non perdere questi posti di lavoro. Ma ad ora nessuno si è fatto vivo e, se entro la giornata di oggi non otterremo delle risposte, scatterà lo sciopero. Sciopero che non potrà veder aprire il punto vendita neanche con l'arrivo da altri punti vendita di personale di altre società». Nel pomeriggio di domenica, invece, a partire dalle 18 il punto vendita ha dovuto chiudere definitivamente le serrande per via della troppa affluenza di possibili acquirenti visti gli sconti praticati per lo "svuota tutto" applicato. Vista la calca ed il poco personale disponibile a causa di pregresse ferie, la vigilanza presente sul posto ha dovuto chiedere di chiudere il punto vendita per evitare problemi e per l'impossibilità di gestire afflusso in entrata ed uscita.