Chiuso l'anno giubilare nella Parrocchia di Santa Maria Vetere
Celebrazioni nel giorno della Candelora a 71 anni dalla fondazione
martedì 3 febbraio 2015
13.03
E' stata la giornata della Candelora, il 2 febbraio, a chiudere l'anno Giubilare della Parrocchia di Santa Maria Vetere, un intero anno dedicato alla Celebrazione dei 70 anni di vita pastorale. Un anno segnato da tanti eventi e manifestazioni, ma soprattutto un anno durante il quale si è focalizzata l'attenzione verso la Conversione. Il giorno è stato importante anche per avviare i festeggiamenti del 71esimo anniversario dalla fondazione della Parrocchia, istituita il 2 febbraio del 1944 dall'allora Vescovo Mons. Giuseppe Di Donna.
«Lo slogan che ci ha guidato lungo questo cammino - ci dicono i Frati Minori di Santa Maria Vetere - è tratto dal salmo 122 "Per una città salda e compatta", un' espressione, con cui Davide descrive Gerusalemme. Essa diventa un luogo, simbolo universale, perché si tratta di una città, di un luogo di incontro, un luogo di relazioni molteplici, dove i diversi si ritrovano. Quindi l'umanità non va verso una dispersione, ma verso un luogo nel quale tutti si incontreranno, si capiranno, intesseranno rapporti reciproci, città salda, perché fondata sulla roccia, sulla vera fede; compatta poiché c'è unità, comunione, città che è anche il luogo di incontro con Dio, fondata sulla giustizia, sull'amore e sulla pace! Questo è anche l'impegno che la nostra comunità parrocchiale vuole portare avanti, costruire, edificare una città dell'amore».
Numerosi i momenti aggregativi che hanno caratterizzato l'intero anno. Significative sono state le Giornate Giubilari, tra cui il Giubileo dei Papà, Giubileo dei Fidanzati, Giubileo delle Mamme, Giubileo delle Famiglie, Veterland, Settimana giubilare per i bambini ragazzi e adolescenti, il Giubileo dei Giovani, Il Giubileo degli Anziani, Giubileo dei Battezzati, oltre alle giornate dove si è posto lo sguardo sulle figure fondamentali che compongono la Famiglia e su tutto ciò che ruota attorno alla dimensione familiare. La Quaresima, poi, è stato il tempo liturgico per vivere l'Ascolto, la Missione, la Fede e la Riconciliazione in relazione alla vita familiare, per sottolineare la centralità della dimensione familiare all'interno della vita della comunità parrocchiale, attraverso testimonianze di laici e sacerdoti, attraverso il Cineforum che ha visto coinvolte le famiglie bisognose presenti nella comunità parrocchiale. La Tredicina a Sant'Antonio, patrono della nostra comunità parrocchiale, è stato un momento durante il quale sono stati ospitati alcuni dei frati che hanno vissuto e guidato la nostra comunità parrocchiale nel corso degli anni, un modo per rendere grazie del loro operato e di guardare al futuro con la consapevolezza di pregare per le vocazioni.
Apicale è stata la Celebrazione Cittadina del Corpus Domini celebrata presso la parrocchia di Santa Maria Vetere, e alla quale ci si è preparati attraverso una lunga veglia notturna: "Notte di Fede" di preghiera e di Adorazione. «L'anno giubilare - spiegano ancora i Frati Minori - ora dovrà proseguire in una nuovo tempo, il tempo della testimonianza di ciò che è stato vissuto. Il Giubileo parrocchiale non è un punto di arrivo, ma una tappa, un momento di riflessione, da cui partire per trasmettere e testimoniare la fede, perché non si smette mai di crescere e di camminare nella fede poiché qualcosa ci sta sempre davanti».
«Lo slogan che ci ha guidato lungo questo cammino - ci dicono i Frati Minori di Santa Maria Vetere - è tratto dal salmo 122 "Per una città salda e compatta", un' espressione, con cui Davide descrive Gerusalemme. Essa diventa un luogo, simbolo universale, perché si tratta di una città, di un luogo di incontro, un luogo di relazioni molteplici, dove i diversi si ritrovano. Quindi l'umanità non va verso una dispersione, ma verso un luogo nel quale tutti si incontreranno, si capiranno, intesseranno rapporti reciproci, città salda, perché fondata sulla roccia, sulla vera fede; compatta poiché c'è unità, comunione, città che è anche il luogo di incontro con Dio, fondata sulla giustizia, sull'amore e sulla pace! Questo è anche l'impegno che la nostra comunità parrocchiale vuole portare avanti, costruire, edificare una città dell'amore».
Numerosi i momenti aggregativi che hanno caratterizzato l'intero anno. Significative sono state le Giornate Giubilari, tra cui il Giubileo dei Papà, Giubileo dei Fidanzati, Giubileo delle Mamme, Giubileo delle Famiglie, Veterland, Settimana giubilare per i bambini ragazzi e adolescenti, il Giubileo dei Giovani, Il Giubileo degli Anziani, Giubileo dei Battezzati, oltre alle giornate dove si è posto lo sguardo sulle figure fondamentali che compongono la Famiglia e su tutto ciò che ruota attorno alla dimensione familiare. La Quaresima, poi, è stato il tempo liturgico per vivere l'Ascolto, la Missione, la Fede e la Riconciliazione in relazione alla vita familiare, per sottolineare la centralità della dimensione familiare all'interno della vita della comunità parrocchiale, attraverso testimonianze di laici e sacerdoti, attraverso il Cineforum che ha visto coinvolte le famiglie bisognose presenti nella comunità parrocchiale. La Tredicina a Sant'Antonio, patrono della nostra comunità parrocchiale, è stato un momento durante il quale sono stati ospitati alcuni dei frati che hanno vissuto e guidato la nostra comunità parrocchiale nel corso degli anni, un modo per rendere grazie del loro operato e di guardare al futuro con la consapevolezza di pregare per le vocazioni.
Apicale è stata la Celebrazione Cittadina del Corpus Domini celebrata presso la parrocchia di Santa Maria Vetere, e alla quale ci si è preparati attraverso una lunga veglia notturna: "Notte di Fede" di preghiera e di Adorazione. «L'anno giubilare - spiegano ancora i Frati Minori - ora dovrà proseguire in una nuovo tempo, il tempo della testimonianza di ciò che è stato vissuto. Il Giubileo parrocchiale non è un punto di arrivo, ma una tappa, un momento di riflessione, da cui partire per trasmettere e testimoniare la fede, perché non si smette mai di crescere e di camminare nella fede poiché qualcosa ci sta sempre davanti».