Chiude la sede operativa dell’Associazione di volontariato “Si può fare!”
I volontari si affidano ai canali social per lanciare l’appello di una nuova dimora
giovedì 11 giugno 2020
La sede operativa dell'associazione di volontariato "Si può fare!", dopo un anno di attività didattiche-ricreative con i ragazzi diversamente abili, chiude i battenti. A lanciarne la notizia, tramite i canali social, sono i soci volontari e la responsabile del giovane sodalizio Rossella Gissi, impegnata da oltre 15 anni nel mondo del volontariato.
L'associazione era ubicata in via Guardiola (nei pressi del Santuario del SS. Salvatore), dove proprio l'anno scorso si inaugurava l'inizio di un nuovo percorso di inclusione dei ragazzi disabili, dal punto di vista sociale, culturale e anche lavorativo.
La cessazione delle attività svolte sino ad ora si è resa, purtroppo, obbligatoria a causa della pandemia che ha impedito all'associazione di affrontare le spese, tra cui l'affitto della sede e di sviluppare l'ambito progetto di trasformarla in cooperativa sociale.
"Ci piange il cuore! La nostra Associazione di volontariato "Si può fare!" Non ha più una sede operativa dove i ragazzi "soli" avevano trovato la loro casa" – si legge sul post diramato sui social dai volontari – "Lanciamo un appello: cercasi una dimora di campagna, nelle vicinanze della città. Per loro è ossigeno per la vita! Non è possibile che nessuno ci può aiutare! Ci sarà qualcuno da qualche parte del mondo con l'animo buono. Fatelo per i nostri ragazzi!"
"Tanta voglia di portare avanti molti progetti, ma che purtroppo si sono interrotti. – puntualizza la responsabile Rossella Gissi – " Pertanto necessitiamo di un posto in cui stare per svilupparli e mettere le fondamenta per un futuro più concreto".
L'associazione era ubicata in via Guardiola (nei pressi del Santuario del SS. Salvatore), dove proprio l'anno scorso si inaugurava l'inizio di un nuovo percorso di inclusione dei ragazzi disabili, dal punto di vista sociale, culturale e anche lavorativo.
La cessazione delle attività svolte sino ad ora si è resa, purtroppo, obbligatoria a causa della pandemia che ha impedito all'associazione di affrontare le spese, tra cui l'affitto della sede e di sviluppare l'ambito progetto di trasformarla in cooperativa sociale.
"Ci piange il cuore! La nostra Associazione di volontariato "Si può fare!" Non ha più una sede operativa dove i ragazzi "soli" avevano trovato la loro casa" – si legge sul post diramato sui social dai volontari – "Lanciamo un appello: cercasi una dimora di campagna, nelle vicinanze della città. Per loro è ossigeno per la vita! Non è possibile che nessuno ci può aiutare! Ci sarà qualcuno da qualche parte del mondo con l'animo buono. Fatelo per i nostri ragazzi!"
"Tanta voglia di portare avanti molti progetti, ma che purtroppo si sono interrotti. – puntualizza la responsabile Rossella Gissi – " Pertanto necessitiamo di un posto in cui stare per svilupparli e mettere le fondamenta per un futuro più concreto".