"Chiesa in uscita e sacramenti", grande partecipazione al seminario liturgico

Nelle serate del 16 e 17 gennaio si è parlato sostanzialmente di una Chiesa aperta al mondo

mercoledì 18 gennaio 2017 13.51
A cura di Antonio D'Oria
«La Chiesa in uscita è una Chiesa con le porte aperte. Tutti possono partecipare in qualche modo alla vita ecclesiale, tutti possono far parte della comunità, e nemmeno le porte dei Sacramenti si dovrebbero chiudere per una ragione qualsiasi». Questo messaggio di Papa Francesco, tratto dalla sua Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, ben riassume le tematiche affrontate nel corso del seminario liturgico inititolato "Chiesa in uscita e sacramenti", svoltosi con una folta partecipazione di interessati nelle serate del 16 e 17 gennaio presso l'auditorium della scuola media "P. Cafaro". Relatore dell'incontro è stato S. E. R. Mons. Claudio Maniago, vescovo di Castellaneta e anche Presidente della Commissione Liturgica Nazionale della CEI, Presidente del CAL (Centro Azione Liturgica), Membro della Congregazione per il Culto e la disciplina dei Sacramenti; a presiedere è stato invece il vescovo di Andria, S. E. R. Mons. Luigi Mansi.

Le tematiche maggiormente dibattute vertevano principalmente sull'apertura che la Chiesa deve avere per un cammino missionario: non si può infatti pensare ad una Chiesa non missionaria, altrimenti rimarrebbe imbalsamata e fuori dal mondo, perciò urge cambiare per evitare questa staticità. Una Chiesa in uscita ha la necessità di essere festante nella liturgia, e a tal proposito si è sottolineato il bisogno di rivedere il nostro modo di celebrare e ripartire dalla consapevolezza del significato di questa parola: spesso, infatti, la liturgia rischia di diventare un semplice contenitore di iniziative. E' soprattutto il Papa, attraverso il messaggio dell'Esortazione, a scuoterci sulla volontà del Signore per la Chiesa cristiana di oggi: essa dovrebbe vedere nell'altro il volto del Signore e vedere quell'ardore che ci spinge alla gioia della celebrazione, invece spesso ci adagiamo lamentandoci; concetti che il Santo Padre sottolinea come "accidia pastorale" e pessimismo.

Il concetto di una Chiesa aperta alle esigenze del mondo è ben evidenziato anche da mons. Luigi Mansi in un suo pensiero, prendendo come punto di riferimento il messaggio del Pontefice e riferendosi soprattutto ai vari contesti del nostro territorio: «Il verbo "uscire" ci parla dell'apertura missionaria che deve avere la nostra Chiesa. Un'apertura innanzitutto al territorio, a tutte quelle fasce di umanità che per i motivi più disparati sono tagliati fuori dalla nostra vita di Chiesa. Penso ai tanti giovani che non si integrano nei nostri gruppi giovanili, pur tanto attivi ed operosi; penso a tante persone che vivono ritmi e orari di lavoro non compatibili, penso alle mille forme di disagio giovanile, penso a tutte quelle persone che vivono ai margini della vita: i poveri, i ristretti in carcere, i migranti....».
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