Centrosinistra: “maggioranza arrogante e sorda ha reso Andria un interregno anarchico”

"La maggioranza politica non è assente. Peggio! È distante!", tuonano i rappresentanti del centrosinistra cittadino

giovedì 25 ottobre 2018
Mentre questo pomeriggio la c.d. "società civile", formata dai genitori, soprattutto mamme, si ritroverà in piazza Catuma per manifestare il proprio disappunto circa l'aumento delle rette dell'asilo nido, arriva una nota del centrosinistra cittadino che stigmatizza l' attuale situazione politico-amministrativa.

"Non basta a questa maggioranza aver completamente svilito il ruolo del Consiglio Comunale; non basta aver ostinatamente camminato per la propria improvvisata strada, senza mettersi in dialogo con tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio; non basta aver disatteso tutte le promesse e le rassicurazioni in tema di conti e servizi. Niente. Ha ritenuto di colmare la misura ancora di più. Come?! Facendoci apprendere dalla stampa che la retta mensile del nido comunale è raddoppiata. Cioè: non leggermente aumentata, ma raddoppiata! Siamo arrivati a questo punto: il nido comunale che raddoppia le rette! E questo lo si è fatto con inefficace, quando non completamente essente, comunicazione nelle sedi preposte. Peggio ancora, lo si è fatto senza passare dal Consiglio Comunale: signori, stiamo parlando di servizi a domanda individuale. Il Consiglio non doveva forse pronunciarsi? Ma figuriamoci se la maggioranza intende misurarsi in Consiglio. Se ne guarda bene!

E fin qui l'aspetto squisitamente politico, che riguarda il nostro ruolo di consiglieri, ormai calpestato da questa maggioranza arrogante e sorda.
Vi è poi, in tutta questa vicenda, un aspetto sociale e pratico da non sottovalutare. Il caos sui libri di testo, la sospensione della mensa scolastica, il tardivo accompagnamento scolastico per disabili e la contrazione di servizi fondamentali alla persona, stanno facendo di questa Città un interregno anarchico, in cui ognuno pensa e agisce come ritiene, l'uno scollato dal comportamento dell'altro, con differenze abissali tra scuola e scuola, tra famiglie e famiglie. Insomma, tutto ad alimentare una ormai consolidata guerra tra poveri, dove a farne le spese siamo noi tutti come Comunità.
La maggioranza politica non è assente. Peggio! È distante! E questa distanza è anche menzognera, perché continua a prendersi gioco delle reali necessità della gente. Sullo sfondo il problema enorme del pre-dissesto finanziario (che è ormai un dissesto acclarato), su cui ancora si tarda a fare chiarezza: entro il 26 novembre 2018 il Consiglio Comunale dovrebbe essere convocato proprio per analizzare ed eventualmente licenziare il piano di risanamento da inviare agli organi competenti, ma nessuno sa nulla di come lo si stia preparando, quali parametri si stanno valutando, quali contenuti si vorrà dare a questo documento.
Silenzio.

Le uniche cose che si muovono sono i ricorsi, i contro-ricorsi, gli atti difensivi. Tutti contro tutti. Dirigenti o ex dirigenti contro l'amministrazione, cooperative al fallimento contro l'amministrazione, creditori raggirati e arrabbiati contro l'amministrazione. Bello scenario.
I cittadini sono costretti ad autoconvocarsi in mobilitazioni estemporanee, per cercare di coordinare e gridare il loro dissenso, il loro sgomento.
Cittadini che sono tanto esasperati quanto disarmati a fronte di cotanta grave situazione.
E la maggioranza che fa? Litiga al suo interno. Non c'è che dire, ha un bel da fare.
Con buona pace degli andriesi e della incresciosa condizione in cui questa fallimentare maggioranza di centro-destra li ha relegati", conclude la nota del centrosinistra andriese.