Centro storico: «Esercizi commerciali chiudono perché soffocati dalla "mala movida”»
I residenti chiedono il rispetto delle regole. Più illuminazione e videosorveglianza ed un posto della Polizia Locale in piazza Catuma
lunedì 5 agosto 2024
Movida nel centro storico: un rapporto che nel corso degli ultimi tempi si é districato tra alti e bassi, tra periodi di relativa tranquillità a momenti in cui il connubio si è fatto problematico. Accogliamo alcune analisi e proposte dai residenti di questa parte della città.
«Secondo le leggende metropolitane, i locali nel centro-storico chiudono per "colpa" dei residenti che rivendicano il diritto alla quiete e al rispetto della vita privata, riconosciuto dall'art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. La realtà è che gli esercizi commerciali chiudono anche perché sono soffocati dalla cosiddetta "movida", che ad Andria è per lo più la presenza è lo stazionamento "illegale" sul suolo pubblico di centinaia di ragazzi, alcuni educati altri semplicemente dei barbari; in poche parole, un casino indescrivibile che annichilisce la vita nelle case dei residenti e rende impraticabile le attività ristorative perché il caos è tale che gli avventori non possono nemmeno parlare tra loro. Tutto questo ovviamente con l'immancabile corteo di bici elettriche e motorini che circolano senza alcun controllo nella ZTL (vedi le foto).
Si ricorda che l'art. 190, comma 4, del codice della strada prescrive che è vietato sostare in gruppo sui marciapiedi, sulle banchine o presso gli attraversamenti pedonali, causando intralcio al transito normale degli altri pedoni.
Per carità, nessuno pretende di multare le ragazze e i ragazzi. La repressione di questi fenomeni non è mai la soluzione. Ma le regole si possono far rispettare anche con interventi di dissuasione non repressivi, mentre ancora più decisa e radicale dev'essere l'azione di contrasto nei confronti di bici elettriche e motorini, non solo nell'area pedonale di corso Cavour e viale Crispi ma anche nella ZTL del centro storico. Occorre incrementare la videosorveglianza e l'illuminazione di alcune strade. Da rivedere alcune scelte della viabilità che determinano il formarsi di "budelli" della circolazione, causa di ulteriori disagi per i residenti. Sarebbe auspicabile l'istituzione in Piazza Vittorio Emanuele II (Catuma) di un posto di Polizia Locale dedicato al Centro storico».
«Secondo le leggende metropolitane, i locali nel centro-storico chiudono per "colpa" dei residenti che rivendicano il diritto alla quiete e al rispetto della vita privata, riconosciuto dall'art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. La realtà è che gli esercizi commerciali chiudono anche perché sono soffocati dalla cosiddetta "movida", che ad Andria è per lo più la presenza è lo stazionamento "illegale" sul suolo pubblico di centinaia di ragazzi, alcuni educati altri semplicemente dei barbari; in poche parole, un casino indescrivibile che annichilisce la vita nelle case dei residenti e rende impraticabile le attività ristorative perché il caos è tale che gli avventori non possono nemmeno parlare tra loro. Tutto questo ovviamente con l'immancabile corteo di bici elettriche e motorini che circolano senza alcun controllo nella ZTL (vedi le foto).
Si ricorda che l'art. 190, comma 4, del codice della strada prescrive che è vietato sostare in gruppo sui marciapiedi, sulle banchine o presso gli attraversamenti pedonali, causando intralcio al transito normale degli altri pedoni.
Per carità, nessuno pretende di multare le ragazze e i ragazzi. La repressione di questi fenomeni non è mai la soluzione. Ma le regole si possono far rispettare anche con interventi di dissuasione non repressivi, mentre ancora più decisa e radicale dev'essere l'azione di contrasto nei confronti di bici elettriche e motorini, non solo nell'area pedonale di corso Cavour e viale Crispi ma anche nella ZTL del centro storico. Occorre incrementare la videosorveglianza e l'illuminazione di alcune strade. Da rivedere alcune scelte della viabilità che determinano il formarsi di "budelli" della circolazione, causa di ulteriori disagi per i residenti. Sarebbe auspicabile l'istituzione in Piazza Vittorio Emanuele II (Catuma) di un posto di Polizia Locale dedicato al Centro storico».