Centro Igino Giordani, consueto appuntamento con la Fraternità
Riferimento anche al Consiglio Comunale di oggi come occasione per testimoniare amore per la città
martedì 16 maggio 2017
Si rinnova l'appuntamento con il Centro Igino Giordani e con la Fraternità, sulla quale dovrebbe basarsi la politica per il bene comune della nostra città: «Mentre continuiamo a sognare di vedere la nostra Città invasa da una corrente di ottimismo, dove i rapporti fra le persone sono sinceri e amichevoli, dove ognuno è rispettato per quello che è, e si ha un atteggiamento di stima per quanto di buono si fa per il bene dei cittadini e si è aperti e tolleranti a collaborare e unire le forze per favorire una vita migliore per tutti, ecco un nuovo "Consiglio Comunale" – quello del 16 prossimo - con il quale la Politica può testimoniare il suo appassionato e autentico amore per la Città.
Il Centro Igino Giordani non può che continuare ad incoraggiare di ripensare la Politica alla luce della "Fraternità" perché si sperimenti che essa ha la forza di farci guardare con occhi nuovi alla nostra Città riconoscendone le piaghe ma anche le sue risorse, di saziare le esigenze di Bellezza che essa sente e cercare risposte che, anche se piccole, moltiplicandosi possano aiutarci a riscoprire il disegno sulla nostra amata Andria.
Il referente del Centro, Gennaro (Gino) Piccolo, condivide inoltre alcuni pensieri per la vita pubblica, tratti dalle parole di uomini e donne che hanno lottato per la fraternità:
-"…..gli avversari in politica si amano: questa è la posizione bella, se pur scomoda del cristianesimo. Se si iniziasse una politica della Fraternità, si scoprirebbe che questa coincide con la più illuminata razionalità, e si palesa, anche economicamente e socialmente un affare". (Igino Giordani)
-"A che serve un bilancio in pareggio, se non è in pareggio la vita?" (Giorgio La Pira)
-"Si dovrebbe vivere la Fraternità così bene da arrivare ad amare il partito degli altri come il proprio, sapendo che entrambi non sono nati per caso, ma come risposta a un'esigenza storica presente all'interno della comunità nazionale". (Chiara Lubich)
-"La Politica che non costruisca l'Unità, che non faccia vivere dentro di sé l'Umanità come soggetto politico, tradisce se stessa". (Antonio Maria Baggio)
-"….Le Città, grandi e piccole, i quartieri, i villaggi hanno un ruolo centrale: esse sono spazio di confronto, fra conflittualità e dialogo; luogo di crescita fra disagi e risorse; laboratorio di convivenza fra identità e reciprocità". (Lucia Fronza Crepaz - Franco Pizzorno)
Il Centro Igino Giordani non può che continuare ad incoraggiare di ripensare la Politica alla luce della "Fraternità" perché si sperimenti che essa ha la forza di farci guardare con occhi nuovi alla nostra Città riconoscendone le piaghe ma anche le sue risorse, di saziare le esigenze di Bellezza che essa sente e cercare risposte che, anche se piccole, moltiplicandosi possano aiutarci a riscoprire il disegno sulla nostra amata Andria.
Il referente del Centro, Gennaro (Gino) Piccolo, condivide inoltre alcuni pensieri per la vita pubblica, tratti dalle parole di uomini e donne che hanno lottato per la fraternità:
-"…..gli avversari in politica si amano: questa è la posizione bella, se pur scomoda del cristianesimo. Se si iniziasse una politica della Fraternità, si scoprirebbe che questa coincide con la più illuminata razionalità, e si palesa, anche economicamente e socialmente un affare". (Igino Giordani)
-"A che serve un bilancio in pareggio, se non è in pareggio la vita?" (Giorgio La Pira)
-"Si dovrebbe vivere la Fraternità così bene da arrivare ad amare il partito degli altri come il proprio, sapendo che entrambi non sono nati per caso, ma come risposta a un'esigenza storica presente all'interno della comunità nazionale". (Chiara Lubich)
-"La Politica che non costruisca l'Unità, che non faccia vivere dentro di sé l'Umanità come soggetto politico, tradisce se stessa". (Antonio Maria Baggio)
-"….Le Città, grandi e piccole, i quartieri, i villaggi hanno un ruolo centrale: esse sono spazio di confronto, fra conflittualità e dialogo; luogo di crescita fra disagi e risorse; laboratorio di convivenza fra identità e reciprocità". (Lucia Fronza Crepaz - Franco Pizzorno)