Centro Igino Giordani, appuntamento con la Fraternità
Il referente Gennaro Piccolo condivide alcuni pensieri di Chiara Lubich sull'unità
sabato 29 aprile 2017
Nell'ambito dell'opera di sensibilizzazione al Patto di Fraternità-Adesione all'associazione "Città per la Fraternità", il Centro Igino Giordani, attraverso il referente Gennaro (Gino) Piccolo, condivide periodicamente alcuni pensieri del giornalista, scrittore e deputato di pace Igino Giordani e di Chiara Lubich, fondatrice e prima presidente del Movimento dei Focolari che ha come obiettivo l'unità fra i popoli, la fraternità universale. Fraternità, Unità, Santità: sono quei valori fatti per ogni uomo e tutti i tempi, e se vissuti sono capaci di operare la trasformazione degli individui, del loro ambiente e suscitare iniziative nuove di ogni genere e in ogni campo, che sia umano, sociale, politico, spirituale.
"Il prezzo e il premio della Fraternità in Politica": "….L'amore politico che realizza la Fraternità, richiede sacrificio. Quante volte l'attività politica fa conoscere la solitudine, il senso di abbandono, l'incomprensione da parte, anche, dei più vicini! Chi tra coloro che fanno politica, non si è mai sentito amareggiato o emarginato o tradito, al punto di essere tentato di lasciare? Ebbene, è qui che viene in aiuto anche al politico il Cristo Crocifisso che grida: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" ma che, riabbandonandosi al Padre, come è stato detto, ha superato il baratro e ha ricomposto ogni disunità. Il Cristo abbandonato-risorto, infatti, se è l'immagine ideale di ogni uomo, lo è particolarmente del politico, proprio perché il politico è colui che abbraccia le divisioni, le spaccature, le ferite della propria gente, per trovare le soluzioni, per ricomporle in unità. E' questo il prezzo della Fraternità che è richiesto al politico: prezzo altissimo, come è alta la vocazione politica. Ma altissimo è anche il premio. La fedeltà alla prova farà, infatti, del politico un modello, un punto di riferimento per i suoi concittadini, orgoglio della sua gente". (Chiara Lubich a Rimini il 22 giugno 2002 – Convegno sull'unità tra i popoli)
"Una spiritualità per la Città": "…..C'è una prospettiva articolata tra spiritualità e impegno per la Città, che trova nell'etica la sua sintesi: l'elevazione della persona la guida ad un operare responsabile nella Città terrena. Da qui nasce il senso più vero di una politica come 'caritas', che sa ben incarnarsi nella concretezza della storia, applicando la cosiddetta 'Regola d'oro': "Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te", presente nel Vangelo e nei libri Sacri delle altre religioni". (Chiara Lubich – Preparando il 'Cityfest)
L'unità d'Europa": "L'unità d'Europa domanda oggi, ai politici europei, di interpretare i segni del Tempo, e di stringere tra loro quasi un Patto di Fraternità, che li impegni a considerarsi membri della Patria europea come di quella nazionale, cercando sempre ciò che unisce e trovando insieme le soluzioni ai problemi che ancora si frappongono all'unità europea. Per un fine così alto vale la pena impegnare la propria esistenza. Auguro che un giorno le nuove generazioni possano ritrovarsi per una "Festa dell'umanità", nella quale, celebrando la raggiunta Fraternità Universale, si pensi con riconoscenza al lavoro e alle scelte che i politici, oggi, sono chiamati a compiere". (Chiara Lubich, Roma 9 maggio 2002 – Festa dell'Europa)
"Il prezzo e il premio della Fraternità in Politica": "….L'amore politico che realizza la Fraternità, richiede sacrificio. Quante volte l'attività politica fa conoscere la solitudine, il senso di abbandono, l'incomprensione da parte, anche, dei più vicini! Chi tra coloro che fanno politica, non si è mai sentito amareggiato o emarginato o tradito, al punto di essere tentato di lasciare? Ebbene, è qui che viene in aiuto anche al politico il Cristo Crocifisso che grida: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" ma che, riabbandonandosi al Padre, come è stato detto, ha superato il baratro e ha ricomposto ogni disunità. Il Cristo abbandonato-risorto, infatti, se è l'immagine ideale di ogni uomo, lo è particolarmente del politico, proprio perché il politico è colui che abbraccia le divisioni, le spaccature, le ferite della propria gente, per trovare le soluzioni, per ricomporle in unità. E' questo il prezzo della Fraternità che è richiesto al politico: prezzo altissimo, come è alta la vocazione politica. Ma altissimo è anche il premio. La fedeltà alla prova farà, infatti, del politico un modello, un punto di riferimento per i suoi concittadini, orgoglio della sua gente". (Chiara Lubich a Rimini il 22 giugno 2002 – Convegno sull'unità tra i popoli)
"Una spiritualità per la Città": "…..C'è una prospettiva articolata tra spiritualità e impegno per la Città, che trova nell'etica la sua sintesi: l'elevazione della persona la guida ad un operare responsabile nella Città terrena. Da qui nasce il senso più vero di una politica come 'caritas', che sa ben incarnarsi nella concretezza della storia, applicando la cosiddetta 'Regola d'oro': "Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te", presente nel Vangelo e nei libri Sacri delle altre religioni". (Chiara Lubich – Preparando il 'Cityfest)
L'unità d'Europa": "L'unità d'Europa domanda oggi, ai politici europei, di interpretare i segni del Tempo, e di stringere tra loro quasi un Patto di Fraternità, che li impegni a considerarsi membri della Patria europea come di quella nazionale, cercando sempre ciò che unisce e trovando insieme le soluzioni ai problemi che ancora si frappongono all'unità europea. Per un fine così alto vale la pena impegnare la propria esistenza. Auguro che un giorno le nuove generazioni possano ritrovarsi per una "Festa dell'umanità", nella quale, celebrando la raggiunta Fraternità Universale, si pensi con riconoscenza al lavoro e alle scelte che i politici, oggi, sono chiamati a compiere". (Chiara Lubich, Roma 9 maggio 2002 – Festa dell'Europa)