Centro "Fornaci", la parrocchia Madonna di Pompei incontra l'assessore Loconte
Iniziativa del gruppo ACR parrocchiale che ha inviato una lettera alla sindaca Bruno e all'amministrazione comunale
martedì 24 gennaio 2023
Quando sarà aperto il centro di aggregazione "Beato Pino Puglisi"? I residenti del quartiere Monticelli se lo chiedono da oltre sette anni: dopo la cerimonia di inaugurazione dell'11 maggio 2015 con il taglio del nastro, la struttura non è mai stata utilizzata e oggi versa in condizioni di assoluto degrado. Erba alta, pannelli solari danneggiati, crepe vistose sugli spalti e sul campo polivalente sono soltanto alcuni dei segni di incuria visibili dall'esterno, ai quali si aggiungono numerosi episodi di vandalismo. Il mancato utilizzo dell'impianto è un tema molto sentito dai residenti del quartiere e dalla comunità parrocchiale della Madonna di Pompei, che dopo una lunga attesa chiedono risposte. In questo senso, il parroco precedente don Giuseppe Capuzzolo e l'attuale, don Michele Cognetti, hanno sollecitato il Comune in numerose occasioni.
Anche gli stessi ragazzi, che saranno i principali fruitori della struttura, si stanno mobilitando: il gruppo di ACR della parrocchia, riflettendo sulla fruibilità dei luoghi dove praticare sport in città, ha invitato l'assessore al Quotidiano del Comune di Andria, arch. Mario Loconte, per conoscere non soltanto lo stato attuale del centro di aggregazione ma soprattutto le varie fasi necessarie per l'apertura definitiva, con la speranza che avvenga nel più breve tempo possibile. Un concetto ribadito dagli stessi ragazzi nella lettera che hanno rivolto alla sindaca Giovanna Bruno e all'amministrazione comunale (poi consegnata all'assessore Loconte), chiedendo che alle false promesse del passato si faccia spazio a segnali concreti sulla possibilità di utilizzare il centro. «La consegna del cantiere all'ente comunale – ha spiegato l'assessore - non è mai avvenuta dal momento che è in atto un contenzioso con l'impresa che ha realizzato i lavori, alla base del quale risiedono motivazioni che attengono a difetti di progettazione e realizzazione dell'impianto. Oltre al danno che il giudice andrà a stabilire, sono necessari i fondi per rimettere a nuovo la struttura: nel caso specifico, attraverso la linea di finanziamento Rigenerazione Urbana, al Comune di Andria sono stati assegnati 325mila euro. Non possiamo, però, appaltare questa somma finchè non prenderemo in gestione la struttura: le chiavi sono ancora in mano all'impresa, con la quale ho portato avanti un'interlocuzione per arrivare a una forma di conciliazione».
Una soluzione per sbrogliare questa matassa è stata proposta dal giudice, ovvero un accordo transattivo di 160mila euro per risarcire il danno al Comune e alla ditta. «Superata questa fase, che contiamo di concludere nelle prossime settimane – ha proseguito l'assessore Loconte – potremo riprendere la convenzione con la parrocchia Madonna di Pompei e sottoscriverla per consegnare la struttura almeno parzialmente, ovvero gli spazi interni. Successivamente si dovranno avviare i lavori per i luoghi esterni con i fondi del PNRR. Abbiamo il dovere morale di consegnare le opere pubbliche, perché appartengono alla collettività». Il centro di aggregazione intitolato al beato don Pino Puglisi non sarà l'unico impianto sportivo nel quartiere Monticelli: il Comune di Andria, infatti, si è candidato a un'altra linea di finanziamento per la realizzazione di campi sportivi con parcheggio e servizi vari nell'area abbandonata di via Marche, di proprietà comunale. Un'opera, come ha spiegato l'assessore Loconte, che dovrà seguire i tempi del PNRR e che bisognerà appaltare entro l'anno in corso.
Anche gli stessi ragazzi, che saranno i principali fruitori della struttura, si stanno mobilitando: il gruppo di ACR della parrocchia, riflettendo sulla fruibilità dei luoghi dove praticare sport in città, ha invitato l'assessore al Quotidiano del Comune di Andria, arch. Mario Loconte, per conoscere non soltanto lo stato attuale del centro di aggregazione ma soprattutto le varie fasi necessarie per l'apertura definitiva, con la speranza che avvenga nel più breve tempo possibile. Un concetto ribadito dagli stessi ragazzi nella lettera che hanno rivolto alla sindaca Giovanna Bruno e all'amministrazione comunale (poi consegnata all'assessore Loconte), chiedendo che alle false promesse del passato si faccia spazio a segnali concreti sulla possibilità di utilizzare il centro. «La consegna del cantiere all'ente comunale – ha spiegato l'assessore - non è mai avvenuta dal momento che è in atto un contenzioso con l'impresa che ha realizzato i lavori, alla base del quale risiedono motivazioni che attengono a difetti di progettazione e realizzazione dell'impianto. Oltre al danno che il giudice andrà a stabilire, sono necessari i fondi per rimettere a nuovo la struttura: nel caso specifico, attraverso la linea di finanziamento Rigenerazione Urbana, al Comune di Andria sono stati assegnati 325mila euro. Non possiamo, però, appaltare questa somma finchè non prenderemo in gestione la struttura: le chiavi sono ancora in mano all'impresa, con la quale ho portato avanti un'interlocuzione per arrivare a una forma di conciliazione».
Una soluzione per sbrogliare questa matassa è stata proposta dal giudice, ovvero un accordo transattivo di 160mila euro per risarcire il danno al Comune e alla ditta. «Superata questa fase, che contiamo di concludere nelle prossime settimane – ha proseguito l'assessore Loconte – potremo riprendere la convenzione con la parrocchia Madonna di Pompei e sottoscriverla per consegnare la struttura almeno parzialmente, ovvero gli spazi interni. Successivamente si dovranno avviare i lavori per i luoghi esterni con i fondi del PNRR. Abbiamo il dovere morale di consegnare le opere pubbliche, perché appartengono alla collettività». Il centro di aggregazione intitolato al beato don Pino Puglisi non sarà l'unico impianto sportivo nel quartiere Monticelli: il Comune di Andria, infatti, si è candidato a un'altra linea di finanziamento per la realizzazione di campi sportivi con parcheggio e servizi vari nell'area abbandonata di via Marche, di proprietà comunale. Un'opera, come ha spiegato l'assessore Loconte, che dovrà seguire i tempi del PNRR e che bisognerà appaltare entro l'anno in corso.