Centro "Dopo di noi", la struttura nella villa comunale resta chiusa

Era stata inaugurata 4 anni fa. Bruno (Pd): "Un'altra grande incompiuta"

giovedì 30 maggio 2019 10.07
Doveva essere una risposta ai genitori di bambini con disabilità preoccupati per ciò che accadrà quando non si potranno più prendere cura dei loro figli. Al momento non solo non fornisce rassicurazioni ma la struttura nella villa comunale di Andria, il centro "Dopo di noi", resta chiusa. Quello che un tempo era uno spazio polivalente per anziani, oggi è un progetto incompiuto. Potrà essere utilizzato solo se verrà riconvertito, altrimenti resterà chiuso come lo è dal giorno dell'inaugurazione, il 30 aprile del 2015.

Lo stabile era stato sistemato ed adeguato per ospitare una comunità socio riabilitativa per disabili, i lavori sono costati oltre 1 milione di euro di fondi Fesr, dopo il taglio del nastro furono avviate le procedure per l'affidamento della gestione che si conclusero nel 2017, vinse un'Associazione temporanea d'impresa composta dalla ditta "Aura" e da due cooperative sociali "Villa Gaia" e "Trifoglio" ma ad aprile scorso, in una delle ultime riunioni di giunta dell'ex sindaco, Nicola Giorgino, si è deciso di risolvere la concessione in maniera consensuale perché nel frattempo una legge regionale ha cambiato le carte in tavola e ha determinato il numero di posti per comunità, ad Andria già saturato da altre strutture. Nonostante ciò, il Comune ha chiesto ma non ottenuto di procedere al convenzionamento del Centro, perché aveva goduto di un finanziamento regionale e per "tale ragione non doveva rientrare nel contingentamento", si legge nella delibera pubblicata all'Albo pretorio del Comune. In sostanza, la struttura così come è non può essere convenzionata ma per diventarlo deve essere trasformata ad "alta soglia sanitaria" e modificata strutturalmente. Per esempio, servirebbe dotarla di una camera mortuaria, tanto per capire.

"Siamo dispiaciuti, attendiamo con altri l'evolversi delle cose per garantire un servizio necessario alla collettività", commenta Paolo Roca, amministratore di Aura. "Una strada – per l'ex assessore alle Politiche sociali Magda Merafina - potrebbe essere la valutazione di associazioni interessate a gestire progetti nelle more della riconversione". E naturalmente questo iter ora spetta agli uffici comunali, Per l'ex consigliera Pd Giovanna Bruno "il Dopo di noi è solo un'altra grande incompiuta del governo Giorgino come altre, il centro di aggregazione di via Fornaci, la pista di pattinaggio, il mercato rionale ed il Pru di San Valentino".
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