Centro destra spaccato alle comunali: Marmo rompe gli indugi e si candida con delle civiche
L'incontro di questa mattina a Bari con i rappresentanti di Forza Italia non è riuscito a ricompattare la coalizione
sabato 27 giugno 2020
20.26
L'incontro di questa mattina a Bari tra Nino Marmo ed i vertici di Forza Italia, con la presenza del candidato presidente per la regione Puglia del centro destra Raffaele Fitto, non ha portato i frutti sperati ed alla fine, al di là dei sorrisi di circostanza ed i cordiali saluti, Nino Marmo ha rotto gli indugi ed ha dichiarato al sua volontà -in una riunione di questa sera con alcuni fedelissimi- di correre con delle civiche, non potendo utilizzare il simbolo di Forza Italia, per lo scranno più alto di Palazzo San Francesco ad Andria.
Durante la conferenza stampa di stamane, anche il vice Presidente di Forza Italia, Antonio Tajani aveva chiaramente affermato che quell'accordo stilato a livello nazionale andava rispettato e che quindi con Raffaele Fitto candidato presidente del centro destra, il partito azzurro intendeva onorare la candidatura di un esponente della Lega per il Comune di Andria.
Una decisione sofferta, ponderata ma ineluttabile, come ha più volte fatto intendere ai suoi amici ed interlocutori, che gli chiedevano di non rompere il fronte unitario del centro destra ad Andria e quindi di avallare le decisioni del tavolo romano, che volevano, con il nome di Fitto candidato presidente, alla Lega l'onere-onore di scegliere il candidato sindaco per alcuni Comuni chiave, qual'è Andria.
Quindi adesso Nino Marmo, storico leader del territorio del centro destra, capogruppo uscente regionale di Forza Italia si contrapporrà al candidato sindaco del centro destra andriese, l'avvocato Antonio Scamarcio, designato pubblicamente giovedì scorso 25 giugno in viale Crispi, dallo stesso leader della Lega Matteo Salvini, giunto appositamente ad Andria e ricevuto dai plenipotenziari pugliesi del partito di Alberto da Giussano.
Un altro duro colpo quindi per il centro destra andriese, desideroso di riconquistare Palazzo di Città, dopo le clamorose dimissioni annunciate ieri sera, in un post del segretario cittadino della Lega Benedetto Miscioscia, per troppo tempo in procinto di essere lui candidato sindaco della coalizione, prima ancora dell'ipotesi dell'avvocato Pierpaolo Matera, tra l'altro mai iscritto alla Lega, come da lui stesso dichiarato.
Una ennesima vicenda che si aggiunge quindi al conflitto in atto tra le due fazioni del centro destra andriese, tra Nicola Giorgino da una parte e Nino Marmo dall'altra. Inutile aggiungere che con questo clima, non mancheranno altri colpi di scena.
Durante la conferenza stampa di stamane, anche il vice Presidente di Forza Italia, Antonio Tajani aveva chiaramente affermato che quell'accordo stilato a livello nazionale andava rispettato e che quindi con Raffaele Fitto candidato presidente del centro destra, il partito azzurro intendeva onorare la candidatura di un esponente della Lega per il Comune di Andria.
Una decisione sofferta, ponderata ma ineluttabile, come ha più volte fatto intendere ai suoi amici ed interlocutori, che gli chiedevano di non rompere il fronte unitario del centro destra ad Andria e quindi di avallare le decisioni del tavolo romano, che volevano, con il nome di Fitto candidato presidente, alla Lega l'onere-onore di scegliere il candidato sindaco per alcuni Comuni chiave, qual'è Andria.
Quindi adesso Nino Marmo, storico leader del territorio del centro destra, capogruppo uscente regionale di Forza Italia si contrapporrà al candidato sindaco del centro destra andriese, l'avvocato Antonio Scamarcio, designato pubblicamente giovedì scorso 25 giugno in viale Crispi, dallo stesso leader della Lega Matteo Salvini, giunto appositamente ad Andria e ricevuto dai plenipotenziari pugliesi del partito di Alberto da Giussano.
Un altro duro colpo quindi per il centro destra andriese, desideroso di riconquistare Palazzo di Città, dopo le clamorose dimissioni annunciate ieri sera, in un post del segretario cittadino della Lega Benedetto Miscioscia, per troppo tempo in procinto di essere lui candidato sindaco della coalizione, prima ancora dell'ipotesi dell'avvocato Pierpaolo Matera, tra l'altro mai iscritto alla Lega, come da lui stesso dichiarato.
Una ennesima vicenda che si aggiunge quindi al conflitto in atto tra le due fazioni del centro destra andriese, tra Nicola Giorgino da una parte e Nino Marmo dall'altra. Inutile aggiungere che con questo clima, non mancheranno altri colpi di scena.