Centro dell'Associazione Don Milani: gli anziani protestano
Sgaramella: «Più ore a disposizione». Merafina: «Comune non c'entra»
mercoledì 10 settembre 2014
10.00
E' una protesta pacata ma dai toni duri quella dei circa 150 anziani che frequentano quotidianamente il centro andriese gestito dall'Associazione "Don Milani" di Andria. La nuova struttura è stata individuata in via Berna dopo le tante vicissitudini legate al cosiddetto "Polivalente per Anziani" della Villa Comunale (Articolo 19 marzo 2013). A marzo del 2013, infatti, l'associazione Don Milani ha individuato un'altra sede, non più comunale, ma privata per consentire la realizzazione di un centro per disabili proprio in quel centro all'interno del polmone verde della città di Andria.
Ma trovato l'equilibrio tra le parti, oggi, gli anziani chiedono più tempo a disposizione e più presenza costante di operatori ed esponenti dell'associazione: «Abbiamo solo due ore a disposizione la mattina e due ore a disposizione il pomeriggio considerato anche che nei festivi la struttura resta chiusa - dice il sig. Sgaramella - qui siamo quasi sempre un centinaio, meno di quando eravamo nell'altra struttura, ma comunque tanti alla ricerca di attività per poter passare del tempo assieme a vecchi amici». Da qualche tempo, infatti, gli orari sono diminuiti ed un addetto dell'associazione ha il compito di aprire e chiudere dalle 9,00 alle 11,30 della mattina e dalle 17,00 alle 19,30 nel pomeriggio. Apparentemente non è cambiato nulla rispetto a prima se non l'accollarsi di un affitto da parte dell'associazione. Spese che, tuttavia, sono sostenute da una convenzione annuale dell'aprile 2013 con il Comune di Andria che eroga all'associazione "don Milani" un contributo di 23mila euro. Convenzione non ancora rinnovata ma che, come assicura l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Andria, sarà rinnovata a breve.
«Noi eroghiamo il contributo all'associazione don Milani - dice Magda Merafina - poi loro hanno la gestione delle risorse e del personale. Noi continueremo a fare la nostra parte come amministrazione comunale ma non entriamo nel merito di come viene gestita la struttura». Sostanzialmente l'ente comunale non ha nessun potere decisionale in merito ad orari ed attività poichè la struttura è gestita da un'associazione privata che assicura le attività e gli orari e per questo percepisce anche un contributo. Il problema resta per i tanti anziani del centro e la ricerca delle risposte anche.
Ma trovato l'equilibrio tra le parti, oggi, gli anziani chiedono più tempo a disposizione e più presenza costante di operatori ed esponenti dell'associazione: «Abbiamo solo due ore a disposizione la mattina e due ore a disposizione il pomeriggio considerato anche che nei festivi la struttura resta chiusa - dice il sig. Sgaramella - qui siamo quasi sempre un centinaio, meno di quando eravamo nell'altra struttura, ma comunque tanti alla ricerca di attività per poter passare del tempo assieme a vecchi amici». Da qualche tempo, infatti, gli orari sono diminuiti ed un addetto dell'associazione ha il compito di aprire e chiudere dalle 9,00 alle 11,30 della mattina e dalle 17,00 alle 19,30 nel pomeriggio. Apparentemente non è cambiato nulla rispetto a prima se non l'accollarsi di un affitto da parte dell'associazione. Spese che, tuttavia, sono sostenute da una convenzione annuale dell'aprile 2013 con il Comune di Andria che eroga all'associazione "don Milani" un contributo di 23mila euro. Convenzione non ancora rinnovata ma che, come assicura l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Andria, sarà rinnovata a breve.
«Noi eroghiamo il contributo all'associazione don Milani - dice Magda Merafina - poi loro hanno la gestione delle risorse e del personale. Noi continueremo a fare la nostra parte come amministrazione comunale ma non entriamo nel merito di come viene gestita la struttura». Sostanzialmente l'ente comunale non ha nessun potere decisionale in merito ad orari ed attività poichè la struttura è gestita da un'associazione privata che assicura le attività e gli orari e per questo percepisce anche un contributo. Il problema resta per i tanti anziani del centro e la ricerca delle risposte anche.