Centro antiviolenza “RiscoprirSi”: «Continuità e miglioramento per questo 2017»
Ben 44 le richieste d’aiuto accolte nel 2016 da parte di donne vittime di violenza
lunedì 2 gennaio 2017
Numerosissime le attività svolte in questo 2016 dal centro antivioleza "RiscoprirSi", che non possono che decretare un bilancio in attivo per l'anno ormai trascorso.
Qualche numero? 44 le richieste di aiuto di donne vittime di violenza ricevute e gestite dal centro; si tratta di donne nel 90% andriesi, di età fra 18 e 60 anni. Mentre, circa 20 sono le utenti prese in carico negli anni precedenti, che hanno continuato il loro percorso anche nel 2016.
Continua, inoltre, il progetto "Sfera" (sensibilizzazione, formazione e promozione dell'autonomia), in collaborazione con vari enti pubblici e privati, mentre si stringono nuove convenzioni, tra cui quella con l'Arcigay Bat "Mine Vaganti", con la Uil al fine di creare uno sportello per le vittime di mobbing e con la consigliera di parità dei diritti della Regione per il progetto "Poi". Avviati in questo anno gli incontri di gruppo con le utenti.
«Per la prima volta, nel 2016, ci siamo costituiti parte civile in un processo penale per maltrattamenti - afferma la presidente, Patrizia Lomuscio – Stiamo crescendo sempre più. Per il 2017 speriamo di riuscire a garantire la continuità del nostro servizio e a migliorarci sempre più».
Qualche numero? 44 le richieste di aiuto di donne vittime di violenza ricevute e gestite dal centro; si tratta di donne nel 90% andriesi, di età fra 18 e 60 anni. Mentre, circa 20 sono le utenti prese in carico negli anni precedenti, che hanno continuato il loro percorso anche nel 2016.
Continua, inoltre, il progetto "Sfera" (sensibilizzazione, formazione e promozione dell'autonomia), in collaborazione con vari enti pubblici e privati, mentre si stringono nuove convenzioni, tra cui quella con l'Arcigay Bat "Mine Vaganti", con la Uil al fine di creare uno sportello per le vittime di mobbing e con la consigliera di parità dei diritti della Regione per il progetto "Poi". Avviati in questo anno gli incontri di gruppo con le utenti.
«Per la prima volta, nel 2016, ci siamo costituiti parte civile in un processo penale per maltrattamenti - afferma la presidente, Patrizia Lomuscio – Stiamo crescendo sempre più. Per il 2017 speriamo di riuscire a garantire la continuità del nostro servizio e a migliorarci sempre più».