Centro antico: tra ponteggi, pericoli e nessun intervento
La seconda puntata del viaggio attraverso le zone a rischio
domenica 19 luglio 2015
10.43
Via Tommaso De Liso, via Ponte Giulio, via Curtopassi, via Isabella d'Inghilterra, via Fellecchia. Cosa hanno in comune questa vie e viuzze del centro antico andriese? Sono strade in cui vi sono ponteggi o puntellamenti di abitazioni pericolanti e pericolose per l'incolumità pubblica. Abitazioni che in molti casi sono assolutamente abbandonate ma in diversi casi sono anche saltuariamente abitate in modo abusivo. I ponteggi sono lì, in molti casi, da diversi anni e risultano essere, oltre che pessimi da un punto di vista estetico pericolosi per l'incedere del tempo. E' il caso di via Tommaso De Liso, dove un doppio incendio ha bruciato due diverse abitazioni in due punti differenti della via di cui in un solo caso vi è stato un intervento dei proprietari per metter effettivamente in sicurezza l'immobile. Ma è il caso anche di via Isabella d'Inghilterra dove da circa trent'anni, come ci ricorda Nicola il cicerone di questo viaggio tra le bellezze e le problematiche del centro antico, esiste un ponteggio che è stato ormai smontato dall'intervento dei cittadini stessi stanchi di vedere questa struttura più che abbandonata. E proprio in quel punto vi è una trave sostanzialmente sospesa pronta a cadere in qualsiasi momento.
Ma è anche il caso di via Fellecchia, una stradina antichissima e più volte teatro di manifestazioni ed eventi per la bella scalinata e la cura dei residenti stessi. Una stradina che sfocia in una piazzetta dove insiste un'immobile in cui circa 15 anni fa si è verificato anche un brutto incidente ad un operaio che era intento in lavori edilizi. Da allora qui non è cambiato più nulla con pericoli, ponteggi ed un nulla di fatto: «Come era così stiamo, anzi stiamo ancora peggio perchè con la chiusura delle strade molte zone diventano uno scarico di immondizia - ribadisce Nicola - Noi amiamo il centro storico e vogliamo che le autorità si avvicinino, qui noi ci sentiamo abbandonati. Il centro antico è bello, io lo amo, ma se i politici e chi governa facesse un passo in più verso questi luoghi potremmo renderlo ancora più vivibile. Ribadisco che non dico di intervenire ma almeno che chi di competenza si faccia una passeggiata per vedere dove e come viviamo».
Ma è anche il caso di via Giannotti dove esiste un antica abitazione ormai ribattezzata "la piramide", una abitazione pericolante interamente puntellata ed alla quale sono stati applicati dei grandi sostegni in cemento armato. E' il caso dello spazio adiacente all'Officina San Domenico di Andria, area in parte restituita alla città grazie ad un progetto del Comune di Andria e finanziato dalla Regione Puglia ed in cui esiste un Laboratorio Urbano molto frequentato. Accanto a quest'area, infatti, vi è il vecchio oratorio un luogo nel quale tanti sono i vincoli burocratici che non ne hanno permesso la riqualificazione per uno spazio che nasconde diversi segreti, ma soprattutto uno spazio che recuperato servirebbe ad aumentare l'offerta culturale o sportiva cittadina.
Ma è anche il caso di via Fellecchia, una stradina antichissima e più volte teatro di manifestazioni ed eventi per la bella scalinata e la cura dei residenti stessi. Una stradina che sfocia in una piazzetta dove insiste un'immobile in cui circa 15 anni fa si è verificato anche un brutto incidente ad un operaio che era intento in lavori edilizi. Da allora qui non è cambiato più nulla con pericoli, ponteggi ed un nulla di fatto: «Come era così stiamo, anzi stiamo ancora peggio perchè con la chiusura delle strade molte zone diventano uno scarico di immondizia - ribadisce Nicola - Noi amiamo il centro storico e vogliamo che le autorità si avvicinino, qui noi ci sentiamo abbandonati. Il centro antico è bello, io lo amo, ma se i politici e chi governa facesse un passo in più verso questi luoghi potremmo renderlo ancora più vivibile. Ribadisco che non dico di intervenire ma almeno che chi di competenza si faccia una passeggiata per vedere dove e come viviamo».
Ma è anche il caso di via Giannotti dove esiste un antica abitazione ormai ribattezzata "la piramide", una abitazione pericolante interamente puntellata ed alla quale sono stati applicati dei grandi sostegni in cemento armato. E' il caso dello spazio adiacente all'Officina San Domenico di Andria, area in parte restituita alla città grazie ad un progetto del Comune di Andria e finanziato dalla Regione Puglia ed in cui esiste un Laboratorio Urbano molto frequentato. Accanto a quest'area, infatti, vi è il vecchio oratorio un luogo nel quale tanti sono i vincoli burocratici che non ne hanno permesso la riqualificazione per uno spazio che nasconde diversi segreti, ma soprattutto uno spazio che recuperato servirebbe ad aumentare l'offerta culturale o sportiva cittadina.