Centinaia di studenti in piazza contro Buona Scuola e Trivellazioni
Il referente UDS Andria, Catapano: «Vogliamo lottare per il nostro futuro»
venerdì 9 ottobre 2015
11.07
«Siamo scesi in piazza per manifestare contro la Buona Scuola del governo Renzi e per dire "no" alle controriforme che sono in corso come il Jobs Act e le trivelle nell'Adriatico che vanno a rovinare l'intero territorio della Puglia, un territorio bellissimo e riscoperto che verrà devastato per cercare petrolio che si esaurirà in poche settimane». Sono queste nella sostanza le motivazioni degli scioperi che un po' in tutta Italia ed in particolare nella BAT tra Andria e Barletta, hanno caratterizzato la giornata odierna degli studenti. A parlare è Nicola Catapano, dell'Unione degli Studenti di Andria, con centinaia di studenti in piazza questa mattina: «Protestiamo contro la Buona Scuola perchè siamo studenti e non vogliamo che i presidi prendano il potere su tutto, ma vogliamo essere noi studenti i protagonisti - dice Nicola Catapano - Secondo la riforma i presidi sarebbero manager perchè all'interno degli istituti entrerebbero delle aziende private che andrebbero a finanziare le scuole e si potrebbe metter mano anche al programma. In più ci sono dei tagli per i professori di terza fascia, quindi per i supplenti e ci sarebbe più precarizzazione del lavoro mentre in Tv ci viene detto che ci sarà stabilizzazione. Si attendono i concorsi straordinari che nessuno ha visto in realtà».
Ma la protesta, aldilà delle motivazioni nazionali, ha in se diverse altre problematiche tutte cittadine: «A livello locale le problematiche sono molte - dice ancora Nicola Catapano - ad esempio è di questi giorni la notizia del blocco dei lavori allo "Scientifico" o la mancanza di banchi e sedie per il liceo Classico che abbiamo dovuto prendere in prestito da non so che istituto». Una protesta che, tuttavia, nelle intenzioni dell'Unione degli Studenti, dovrà durare per tutto l'anno scolastico e non esaurirsi ad un solo giorno di sciopero: «Cercheremo di creare un percorso di lotta che vada avanti sino alla fine dell'anno scolastico - ha concluso Catapano - perchè in tutta Italia cercheremo di bloccare la Buona Scuola, mentre ad Andria abbiamo deciso di creare un piano di lavoro scelto di utilizzare cineforum e momenti di assemblea».
Ma la protesta, aldilà delle motivazioni nazionali, ha in se diverse altre problematiche tutte cittadine: «A livello locale le problematiche sono molte - dice ancora Nicola Catapano - ad esempio è di questi giorni la notizia del blocco dei lavori allo "Scientifico" o la mancanza di banchi e sedie per il liceo Classico che abbiamo dovuto prendere in prestito da non so che istituto». Una protesta che, tuttavia, nelle intenzioni dell'Unione degli Studenti, dovrà durare per tutto l'anno scolastico e non esaurirsi ad un solo giorno di sciopero: «Cercheremo di creare un percorso di lotta che vada avanti sino alla fine dell'anno scolastico - ha concluso Catapano - perchè in tutta Italia cercheremo di bloccare la Buona Scuola, mentre ad Andria abbiamo deciso di creare un piano di lavoro scelto di utilizzare cineforum e momenti di assemblea».