Castel del Monte, c'è un piano strategico di valorizzazione

Finanziato dalla Regione Puglia per un importo di 100mila euro insieme ai Trulli e a Monte Sant'Angelo

venerdì 4 febbraio 2022 13.06
Un progetto che si configura come innesco di una catena di valorizzazione che intercetta il flusso crescente del turista culturale con destinazione Puglia riversando tale flusso all'interno delle aree limitrofe a Castel del Monte. Questa in sintesi l'idea di un piano di rilancio del Maniero di Federico II che che è stato approvato dalla Regione Puglia e che sarà finanziato per un importo di 100 mila euro. Nella prospettiva tracciata dall'amministrazione comunale e illustrata in una conferenza stampa si individuano 4 linee progettuali: E così valorizzare Castel del Monte è possibile anche attraverso un progetto di comunicazione e promozione digitalizzata che a partire dal sito Unesco porti alla scoperta della città di Andria azzerando così i 18 km che la separano dal suo Maniero.

Il presupposto del progetto è che la Puglia è ormai diventata una destinazione turistica, culturale ed enogastronomica di rilevanza mondiale e Castel del Monte, dal canto suo si colloca all'interno di un'area ricca di attrattori: il Parco nazionale dell'Alta Murgia, siti di rilevanza storica come le gravine o gli ipogei, il sistema dei castelli del nord-barese e delle cattedrali normanne, le città marinare con i porti turistici e poi la filiera enogastronomica di eccellenza.

«Questa volta utilizziamo contrario Castel del Monte e cioè per intercettare i flussi turistici che possano interessare la nostra città perché, voglio ricordare, la nostra città ha anche porta Sant'Andrea che è stata dedicata da Federico II le cui due mogli che sono sepolte nella cripta della Cattedrale. A questo aggiungiamo anche un ulteriore progetto per le poste di Federico che sarà fatto all'interno di palazzo Ducale. Tutto ciò significa che c'è una continuità con Castel del Monte ma evidentemente è chiaro che bisognerà lavorare anche col Polo Museale per fare in modo che si possa essere un biglietto unico a Castel del Monte, un ticket che possa interessare e che possa come dire incuriosire i turisti anche per venire a visitare le nostre cattedrali, le nostre chiese. Stiamo ragionando da questo punto di vista», ha detto l'assessore alle Radici, Cesareo Troia.

«Quello che può sembrare un punto di debolezza, perché di fatto per noi quell'attrattore turistico è lontano dalla città, con questo progetto lo stiamo pensando invece come un elemento di forza. Partendo dalla valorizzazione del Castello ma inserita nell'ambito della valorizzazione dell'intera città perché anche la città di Andria ha tracce e parla di Federico II di Svevia, solo che i turisti non riescono ad essere collegati; è chiaro che questo è anche un procedimento che passa da una concezione culturale differente sia di intendere il Maniero sia di intendere la città ed è il motivo per cui bisogna mettere in rete una una serie di operatori a partire dal Polo museale di Castel del Monte e poi la Regione e poi anche l'università: noi ci siamo convenzionati con La Sapienza di Roma per avvalersi di un supporto scientifico specifico proprio per arrivare ad una ottimizzazione di questa valorizzazione e poi si passerà anche dalla Diocesi perché le mogli di Federico II sono per esempio sepolte nella della nostra cattedrale quindi è chiaro che questa valorizzazione deve considerare più soggetti», ha concluso il sindaco Giovanna Bruno.