Castel dei Mondi, prosegue il festival fino al 9 ottobre

Un teatro tenda da 400 posti in piazza Catuma e ben 11 spazi disseminati in città

sabato 27 agosto 2016 22.53
ANDRIA – "Stupore, riflessione collettiva, immersività". Questi gli "attributi" che il direttore artistico del Festival Riccardo Carbutti seleziona per descrivere la XX edizione del Festival "Castel dei Mondi". Dunque non un grande evento isolato ma un brulicare di manifestazioni, non un corpo estraneo calato dall'alto ma un dialogo con la città e tra gli operatori culturali, questa è la sfida lanciata in quest'occasione da Castel dei Mondi.

Una kermesse in cui diverse fasce di pubblico, dagli adulti alle generazioni più giovani, dagli amanti del teatro al pubblico generico, si incontrano e si mettono in gioco.

La scommessa è quella di attrarre e sorprendere, in una sinfonia di eventi culturali, per fare della città un unico grande evento diffuso, facile da cogliere nelle sue diverse declinazioni. Una festa composita, fatta di sfaccettature, di spettacolazioni urbane dalle dimensioni naturali, e soprattutto di volti umani.

Un Festival non può mai essere una semplice lista della spesa, al contrario "è il convergere di linguaggi creativi, il mescolarsi di stili e visioni, l'interagire creativo con una comunità cosmopolita", nelle parole dell'esperto Michele Trimarchi.

Innanzitutto i luoghi. Un teatrotenda da quattrocento posti a sedere nella piazza principale della città (Catuma), più altri undici spazi disseminati nel centro storico e nelle periferie, a dare concretezza a tale visione sinfonica.

Il Castel dei Mondi è un territorio dell'immaginario, franco, nuovo, dove tutti i pubblici si incontrano, dagli adulti alle generazioni più giovani: tutti al di fuori dei propri territori conosciuti: "La scommessa sta nel riuscire ad attrarre e a sorprendere – la scelta metodologica l'assessore alla Cultura Luigi del Giudice – affrancandosi dalla dittatura del grande evento isolato, per fare invece della città stessa un grande evento diffuso, facile da cogliere nelle sue diverse declinazioni".

E soprattutto i contenuti, quanto mai vari per proposte e interpreti: la scena internazionale, il focus sulla produzione pugliese, i laboratori, la scena musicale indipendente nella sezione OFF, un'anteprima prestigiosa con l'orchestra della Fondazione Petruzzelli all'insegna della solidarietà, l'ospitalità di compagnie della scena nazionale, letture collettive, conversazioni e presentazione di libri.

Un segnale forte, per affermare che anche se la stagione estiva volge ormai al termine, la grande determinazione a fare sistema attraverso la cultura e la condivisione resta una delle chiavi di lettura di una città, di un popolo, di una regione.

Fino al 25 ottobre appuntamento con "Progetto Mito, con Ulisse e Diomede, compagni di avventura", a cura del museo CreAttivo Laportablv. Fino al 2 ottobre appuntamento con i "I figli della frettolosa", di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari. In collabolazione con l'Unione Italiana Cieci.