Castel dei mondi, gli appuntamenti del weekend

Tante le location impegnate tra 1 e 2 ottobre

sabato 1 ottobre 2016
Gli atleti e teatranti della compagnia karromato provenienti dalla Repubblica Ceca porteranno in scena nei giorni 1 ottobre (ore 18,30: Centro Commerciale Mongolfiera) e 2 ottobre (ore 18,30: Quartiere Santa Maria Vetere) lo spettacolo Wooden Circus - il circo di legno. Acrobati, animali esotici, clown e molto altro ancora! Un circo internazionale ricco di immaginazione, ritmo e sorprese! Questo spettacolo si ispira ai numeri classici del teatro centroeuropeo di marionette del XIX secolo rievocando le atmosfere dell'epoca d'oro di questo genere teatrale. Uno spettacolo capace di attualizzare la tradizione di un genere teatrale antico che riesce a divertire e affascinare grandi e piccini di tutte le azionalità grazie ai bellissimi attori di legno.

Il leader dei Famelika, Dimartino, è un cantante e autore di canzoni, classe '82. Porterà in scena "Un Paese ci vuole" presso l'Officina San Domenico alle ore 22 il 2 ottobre. Dimartino nel 2010 decide insieme a Simona Norato e Giusto Correnti di dare vita ad un nuovo progetto cantautorale, Dimartino, debuttando con Cara maestra abbiamo perso per Pippola Music. Nel 2011 è ospite del brano Animal Colletti, contenuto in Vol.2 di Brunori Sas, partecipa ad importanti Festival italiani tra cui l'Ypsigrock, condividendo il palco con i Mogwai. Nel 2012 esce il secondo lavoro stavolta per Picicca Dischi, dal titolo lungo ed esaustivo Sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile, prodotto insieme al cantautore e amico Dario Brunori, tra le migliori uscite dell'anno secondo la critica. Nel 2013 esce sempre per Picicca Dischi Non vengo più mamma, un concept sulla morte dolce, pubblicato solo in vinile, in cui la narrazione trova la sua forza espressiva nelle tavole del disegnatore palermitano Igor Scalisi Palminteri. Dimartino ha scritto per Arisa, Chiara Galiazzo, Malika Ayane e Dear Jack. L'ultimo lavoro è del 2015: Un paese ci vuole. Cita Cesare Pavese, Dimartino, e il suo paese inteso, "non solo come luogo geografico, ma soprattutto come condizione umana in estinzione, quello che ti porti dentro ovunque tu vada, il paese necessario a conservare i ricordi".

Un classico di Shakespeare, adattato a musical: ecco Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo. Ragazzi diversamente abili, con il prezioso sostegno dell'associazione andriese Neverland. La compagnia è coordinata dalla scuola di danza Sipario, diretta da Riccardo Confalone e Rossella Gissi, e ha già debuttato luglio mostrando coraggio e passione. Ritornano in scena con la stessa grinta e preparazione. Appuntamento il 2 ottobre presso Chiostro san Francesco alle 18.30.

Il primo ottobre invece, a cura del gruppo La Pecora Nera si terrà "Arcangelo" presso l'Ospedale civile Bonomo alle ore 19. Lo spettacolo parte dall'esigenza di raccontare un avvenimento realmente accaduto. La storia si sviluppa su tre piani: quello del reale, della finzione e del mondo virtuale. Arcangelo è l'occasione di un padre-attore, che coglie un momento particolare della sua vita, la patologia agli occhi di suo figlio, per dar sfogo al suo narcisismo. La storia tutta personale si apre a uno sguardo più ampio abbracciando vari temi legati alla disabilità dell'ipovisione e della cecità, e in generale quello legati al dolore. Ferrante in questo lavoro si divide in tre ruoli: quello del padre, dell'attore, e dell'uomo comune ossessionato da Facebook, che non ammette a se stesso di essere vittima di una semplice e banale crisi di mezz'età, nel momento in cui la vita gli pone un problema ben più serio. Facebook diventa, così, un modo per "non vedere" il problema di suo figlio e le conseguenze difficili che comporta, un rifugio virtuale per fuggire il reale. Arcangelo è anche un'occasione per indagare sullo svuotamento del significato delle parole, sull'uso smoderato dei concetti filosofici profondi, che trovano facile consenso sui social network e dove tutti hanno il proprio momento di gloria. Arcangelo è una storia che invita lo spettatore a ridere sulle nostre avventure, personali, sociali e contemporanee senza sentirne il peso della disavventura. Il teatro da sempre muove le persone, insieme, commuove e emoziona, scavando nell'interiorità e regalandoci la straordinaria consapevolezza di non essere soli, ma parte integrante e irriducibile di una comunità. E se non si è soli anche il dolore più grande si può affrontare diversamente. Questo è l'obiettivo propriamente artistico. Dal punto di vista umano e concreto, con Arcangelo vogliamo contribuire economicamente ad alleviare la gravità di quelle situazioni che vedono genitori costretti a spostarsi in città come Roma o Milano o Firenze per curare i propri figli, pur non avendo possibilità economiche per affrontare tutte le spese che questi casi richiedono. In ogni replica, parte del ricavato sarà devoluto ad Associazioni come l'A.G.O.P. Onlus - Associazione Genitori Oncologia Pediatrica c/o Divisione di Oncologia Pediatrica, Policlinico Gemelli che si occupa di fornire assistenza globale, con la tutela economica, sociale e psicologica dei bambini pazienti e delle loro famiglie.

Giorgio Bertolotti e Petr Forman presentano "Juri, The Cosmonaut" in scena presso Liglù nel quartiere san Valentino dal primo al 4 ottobre con spettacoli alle ore 17.30 e 20.30. L'assenza di gravità, la lentezza, la solitudine, l'eroismo, la disperazione e soprattutto la voglia di sognare, di crederci sono i temi fondanti di questo spettacolo. Un viaggio intergalattico folle, bizzarro, pieno di piccoli e grandi imprevisti. Juri è un esploratore intergalattico che scopre nuovi pianeti e forse nuove forme di vita, è un uomo coraggioso, è un eroe... o forse questo è ciò che gli altri vedono in lui. Juri è anche un uomo che ha paura, che sogna, è ancora un bambino e invece di trovare spesso smarrisce la via, Juri è un uomo solo. Juri è un clown. Il pubblico, un equipaggio speciale, selezionato appositamente per questa avventura, entra in una navicella spaziale particolare, quella dei sogni di Juri (Liglù, uno spazio scenico completamente nuovo, pensato, progettato e costruito per questo spettacolo) e parte alla scoperta dell'infinito universo. Juri guiderà questa esperienza con grande eroismo e sprezzo del pericolo, a suo modo, interagendo con i macchinari sofisticati che appariranno magicamente all'interno del razzo. Per questo spettacolo Giorgio Bertolotti e Petr Forman hanno voluto esplorare il mondo del video mapping, una grande e stimolante sfida soprattutto per la volontà di integrarlo nella narrazione e potendoci interagire direttamente. Possibile prenotarsi fino a 45 posti.

"Otranto 1480": il Sultano, la Strage, la Conquista presentata presso la Biblioteca comunale in piazza sant'Agostino il primo ottobre alle ore 18. L'opera è edita da Editori Laterza, Collana i Robinson. Nel 1480 l'impero ottomano era in prepotente espansione verso l'Europa e il Mediterraneo. Sulla sua traiettoria, l'Italia lacerata da congiure e lotte intestine fra le più splendide signorie rinascimentali. In questa storia c'è il sogno di un sultano affascinato dai fasti dell'antichità, che intende riunificare l'impero romano. Ci sono gli interessi della Repubblica di Venezia. Lorenzo il Magnifico, appena scampato alla congiura dei Pazzi. Un ex gran visir caduto in disgrazia. Le mire di dominio sulla Penisola del re di Napoli. Un pontefice che, mentre pensa alla decorazione della Cappella Sistina, briga per favorire i propri nipoti. Condottieri al servizio del miglior offerente, il coraggio dei Cavalieri di Rodi. Un grandioso mosaico che profetizza l'avvento del Male. Alla fine della guerra di Otranto non ci saranno vincitori, se non la peste. Si cercherà di recuperare gloria almeno dai resti delle vittime, facendone dei 'martiri della cristianità', contro ogni evidenza e testimonianza. Su tutto, l'indifferenza del potere nei confronti degli umili, degli ultimi, degli inermi, costretti a pagare il prezzo delle altrui ambizioni. Vito Bianchi, archeologo e scrittore, ha insegnato Archeologia all'Università degli Studi di Bari. Dedica buona parte dei suoi studi alle relazioni culturali, politiche e religiose fra l'Europa, il Mediterraneo e l'Oriente. Ha firmato per la collana "Medioevo Dossier" le monografie Il castello. Un'invenzione del Medioevo (2001) e L'Islam in Italia (2002) e ha pubblicato, tra l'altro: Sud e Islam. Una storia reciproca (2003); Viaggio tra i misteri. Culti orientali e riti segreti lungo l'antica via Traiana (2010); Dracula. Una storia vera (2011); Bari, la Puglia e Venezia (2013); Bari, la Puglia e l'islam (2014); Bari, la Puglia e la Francia (2015).