Castel dei Mondi al via, ecco il Golem in piazza Catuma ad Andria
C'è anche un gigantesco cervello ad aprire la kermesse. Giovanna Bruno: "Buon Festival a tutti"
sabato 26 agosto 2023
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Con la comparsa del Golem in Piazza Catuma e del cervello Optional nella chiesa di Porta Santa, prende il via la ventisettesima edizione del Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi.
"Sì, straordinario, fuori tempo oltre tempo. Straordinario perché sfida il consueto; supera l'assenza atavica di un teatro nella nostra Città ma al tempo stesso esalta Andria, la Città che ogni fine agosto, da 27 anni, si fa teatro. Quest'anno il Festival porta con sé tre novità importantissime: un nuovo sito web per poter scoprire il programma della kermesse e interagirci nel migliore dei modi; la biglietteria online, per poter permettere a tutti, anche a chi non è andriese, di partecipare; nuovi luoghi che si trasformano in palcoscenici urbani. Adesso non resta che aprire il sipario. Vi aspettiamo", scrive la sindaca sui social.
Tutte le info su spettacoli, orari, mostre, estemporanee e eventi collaterali su www.casteldeimondi.com
Il Golem di Dario Agrimi sarà dal 25/08/23 al 10/09/23 in Piazza Catuma. L'edizione di quest'anno si gonfia e poi si sgonfia lentamente, come fosse una marea, raggiungendo il momento di massima piena nella prima decade di settembre.
Il nuovo attesissimo lavoro di Dario Agrimi, artista che torna ospite del Festival dopo gli apprezzamenti dello scorso anno.
Golem è una grande scultura d'argilla che è stata apposta in piazza Catuma. Una figura che s'ispira a quella mitica, dalle sembianze umane, che non possiede proprie facoltà intellettive, ma è dotata di una forza sovrumana, propria della tradizione cabalistica ebraica, e che una leggenda vuole creata con una massa di argilla dal rabbino praghese Jehuda Löw alla fine del secolo XVI per difendere il popolo ebreo dai suoi persecutori.
Il Golem resterà lì in piazza fino al 10 settembre, lasciando che l'argilla che lo ricopre si modifichi in base alle condizioni atmosferiche, disfacendosi pian piano e lasciando intravedere infine la sua struttura interna.
La metafora di un pianeta in inesorabile declino? Di un'umanità agli sgoccioli? Di un destino segnato e senza ritorno?
Come sempre, ai visitatori la lettura.
A dare il benvenuto agli appassionati del Festival anche un gigantesco cervello in vinile trasparente che si gonfia, la gente ci entra, lo scruta dall'interno, ha il tempo di stupirsene. Poi una voce invita ad uscire, e a farlo in fretta, perché il cervello si sta per sgonfiare, e di quell'imponenza rimirata rimarrà solo una massa di cellulosa informe.
Funziona così OPTIONAL (ATTENZIONE POTREBBE GONFIARSI), opera di Renato Meneghetti, la seconda delle installazioni che ieri ha aperto questa 27esima edizione.
Un cervello certe volte gonfio, dunque in uso, ma quasi sempre sgonfio, a riposo, inutilizzato. Una metafora tanto immediata, quanto affilata, che probabilmente non è neanche una metafora, ma una constatazione. E forse è proprio per questo, che a 'sto mondo, siamo messi così.
L'opera di Renato Meneghetti sarà allestita fino all'8 settembre alla Chiesa di Porta Santa e poi dal 9 al 24 settembre a Castel del Monte.