Castel dei Mondi ‘23, giù il sipario: applausi!
Il resoconto della Sindaca Bruno e del direttore artistico Carbutti
mercoledì 13 settembre 2023
8.21
Anche la XXVII edizione del Festival "Castel dei Mondi" di Andria (uno dei più longevi, se non il più longevo, tra i Festival Teatrali del nostro Paese) chiude i battenti. Ed è già tempo di un primo pur provvisorio bilancio, magari con lo sguardo allargato al prossimo futuro.
"La direzione artistica mi ha consegnato dei numeri, pur non definitivi, che mi rincuorano – ha commentato a caldo la sindaca della città federiciana, Giovanna Bruno. Numeri che ci consentono di accostare questa edizione del Festival ad alcune del passato in cui l'Evento godeva di grande prestigio. E questo ci inorgoglisce non poco, alla luce del fatto che le risorse disponibili sono state di gran lunga inferiori rispetto ai budget di un tempo.
Da comune cittadina e da sindaca – ha proseguito Bruno – sono poi felice di aver avuto la possibilità, attraverso questo Festival, di misurarmi con i molteplici e per certi versi inediti aspetti che il Teatro e le Arti Performative sanno proporre ai nostri giorni. Installazioni ardite, spettacolazioni suggestive e sperimentazioni audaci hanno affascinato me e le migliaia di spettatori che hanno affollato ogni sera i luoghi di un sotto le stelle. Vedere così tanta gente spostarsi ordinatamente da una parte all'altra della città, manifestare interesse, prenotare per tempo, mettersi in coda, assistere e discutere dei vari eventi in calendario, è stata davvero una grande soddisfazione. Tutto ciò mi induce a ritenere – conclude la sindaca - che questo Festival sia stato di palese qualità e possa quindi fungere da presupposto per edizioni future ancora più coinvolgenti, intense ed esaltanti".
Ci sono diversi approcci per misurare il valore di un Festival – ha sottolineato il direttore artistico della manifestazione, Riccardo Carbutti. Il primo, abbastanza semplicistico e mercantile, è legato alla quantità dei biglietti staccati, agli incassi del botteghino, agli scontrini di alberghi, ristoranti, bar e pizzerie. Persino agli Spritz in più serviti agli avventori rispetto al consumo quotidiano! Ebbene da questo punto di vista posso affermare, senza tema di smentite, che il ritorno economico sul territorio è stato considerevole rispetto all'investimento effettuato in termini organizzativi. C'è però un altro parametro – ha continuato Carbutti - che può essere utilizzato per misurare la valenza di un Grande Evento. Magari un po' più complesso, un po' più profondo, ma sicuramente attendibile. In questa edizione è scoccata una scintilla, nel senso che siamo riusciti a indurre le persone, i cittadini comuni, a staccare finalmente gli occhi dal proprio inseparabile smartphone, inducendole a girare per l'intero centro storico, affrontando inedite installazioni o mirabili spettacolazioni. Ed è questa, ritengo, la vera, autentica, funzione vitale di un Festival in una città il cui livello di povertà educativa e culturale è purtroppo ancora considerevole. Ed allora – ha concluso Carbutti – giù il sipario e applausi per tutti. Nella convinzione che con questa edizione si sia tracciata una via virtuosa per il futuro".
"La direzione artistica mi ha consegnato dei numeri, pur non definitivi, che mi rincuorano – ha commentato a caldo la sindaca della città federiciana, Giovanna Bruno. Numeri che ci consentono di accostare questa edizione del Festival ad alcune del passato in cui l'Evento godeva di grande prestigio. E questo ci inorgoglisce non poco, alla luce del fatto che le risorse disponibili sono state di gran lunga inferiori rispetto ai budget di un tempo.
Da comune cittadina e da sindaca – ha proseguito Bruno – sono poi felice di aver avuto la possibilità, attraverso questo Festival, di misurarmi con i molteplici e per certi versi inediti aspetti che il Teatro e le Arti Performative sanno proporre ai nostri giorni. Installazioni ardite, spettacolazioni suggestive e sperimentazioni audaci hanno affascinato me e le migliaia di spettatori che hanno affollato ogni sera i luoghi di un
Ci sono diversi approcci per misurare il valore di un Festival – ha sottolineato il direttore artistico della manifestazione, Riccardo Carbutti. Il primo, abbastanza semplicistico e mercantile, è legato alla quantità dei biglietti staccati, agli incassi del botteghino, agli scontrini di alberghi, ristoranti, bar e pizzerie. Persino agli Spritz in più serviti agli avventori rispetto al consumo quotidiano! Ebbene da questo punto di vista posso affermare, senza tema di smentite, che il ritorno economico sul territorio è stato considerevole rispetto all'investimento effettuato in termini organizzativi. C'è però un altro parametro – ha continuato Carbutti - che può essere utilizzato per misurare la valenza di un Grande Evento. Magari un po' più complesso, un po' più profondo, ma sicuramente attendibile. In questa edizione è scoccata una scintilla, nel senso che siamo riusciti a indurre le persone, i cittadini comuni, a staccare finalmente gli occhi dal proprio inseparabile smartphone, inducendole a girare per l'intero centro storico, affrontando inedite installazioni o mirabili spettacolazioni. Ed è questa, ritengo, la vera, autentica, funzione vitale di un Festival in una città il cui livello di povertà educativa e culturale è purtroppo ancora considerevole. Ed allora – ha concluso Carbutti – giù il sipario e applausi per tutti. Nella convinzione che con questa edizione si sia tracciata una via virtuosa per il futuro".