Caso Nuzzi, secondo venerdì di protesta dei docenti
Al prossimo sit-in potrebbero esserci anche gli studenti
venerdì 15 settembre 2017
12.04
La richiesta è sempre la stessa e non cambia neanche di una virgola: "Vogliamo le aule". Esattamente come già annunciato, i prof del liceo scientifico "Nuzzi" di Andria tornano a protestare in maniera pacifica davanti alla sede della provincia in piazza San Pio X e lo faranno, ad oltranza, fino a che non avranno ciò che chiedono, ovvero le dieci aule della nuova struttura adiacente all'esistente in via Cinzio Violante, pronte ma mai consegnate. O in alternativa anche dei chiarimenti rispetto al fatto che sono mesi che ormai non si vedono piú operai che lavorano nel cantiere.
La campanella sta per suonare, da lunedì i cancelli del Nuzzi torneranno ad aprirsi ed è quindi immaginabile che la prossima volta a manifestare ci saranno anche gli studenti.
Quest'anno, inoltre, si sono formate 34 classi, a fronte di 33 aule a disposizione. «Una classe - spiega il prof. Lello Manzacca - la sistemeremo in uno spazio che un tempo era la stanza del custode». Eccolo il paradosso: aule pronte e vuote e studenti in situazioni di fortuna. Ciò che preoccupa, inoltre, è anche l'arrivo del freddo, infatti alcune aule sempre nuove ma queste almeno già utilizzate lo scorso anno sono sprovviste di riscaldamento. Insomma da qui a breve gli studenti potranno trovarsi a fare i conti con un altro problema.
La campanella sta per suonare, da lunedì i cancelli del Nuzzi torneranno ad aprirsi ed è quindi immaginabile che la prossima volta a manifestare ci saranno anche gli studenti.
Quest'anno, inoltre, si sono formate 34 classi, a fronte di 33 aule a disposizione. «Una classe - spiega il prof. Lello Manzacca - la sistemeremo in uno spazio che un tempo era la stanza del custode». Eccolo il paradosso: aule pronte e vuote e studenti in situazioni di fortuna. Ciò che preoccupa, inoltre, è anche l'arrivo del freddo, infatti alcune aule sempre nuove ma queste almeno già utilizzate lo scorso anno sono sprovviste di riscaldamento. Insomma da qui a breve gli studenti potranno trovarsi a fare i conti con un altro problema.