Cascella: «Una battaglia che andava compiuta»
Il Sindaco di Barletta nel post voto per la Presidenza della BAT
lunedì 13 ottobre 2014
10.06
«Una battaglia che doveva essere compiuta e l'abbiamo affrontata con la consapevolezza delle difficoltà». Sono queste le prime parole del Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, sconfitto per la corsa allo scranno più alto della Provincia BAT: «Non potevamo non credere alla prospettiva di questo territorio e non potevamo non far valere la nostra idea di BAT in queste elezioni - ha proseguito Cascella - il nostro compito ora sarà quello di far valere la base programmatica immaginata anche per il futuro e per il proseguo della vita di questo ente».
Fair play tra le parti più volte dimostrato e che ha visto in Cascella e Spina due contendenti molto poco avvezzi alle polemiche: «Ho telefonato immediatamente a Francesco Spina per congratularmi per la sua elezione - ha detto Pasquale Cascella - dovremo agire, ciascuno nella propria responsabilità, per fare in modo che questa provincia sia un'ente che sappia davvero costruire il percorso di riforma che coinvolgerà anche inevitabilmente l'associazione che comprende tutti i dieci comuni. La battaglia compiuta continuerà ad essere combattuta con la stessa dignità fermezza e determinazione con cui abbiamo già dimostrato di operare».
Rispetto alle attese i numeri conquistati dal Sindaco di Barletta sono proprio quelli auspicati alla vigilia: «I numeri sono quelli che mi aspettavo - ha proseguito Cascella - numeri dettati da una condizione parossistica. Non mi sembra corretto che quattro città assieme, Barletta, Trani, Bisceglie e Canosa debbano valere quanto un unico comune come Andria, senza nulla togliere alla comunità andriese. La differenza tra Barletta ed Andria sta in circa 5mila abitanti ma la differenza di rappresentanza è molto più ampia. La legge da questo punto di vista è parossistica ma la legge va rispettata e rispetto con estrema serenità questo risultato».
Un territorio che vorrà continuare ad auto determinarsi nonostante le riforme: «Dovremo fare di questo territorio la cerniera tra l'area metropolitana di Bari e la provincia di Capitanata - ha concluso Cascella - abbiamo messo in campo la nostra base programmatica fatta di territorio, coste, rapporto agricoltura ed industria, e cercheremo di contribuire anche con i nostri voti se sarà necessario e sui singoli provvedimenti».
Fair play tra le parti più volte dimostrato e che ha visto in Cascella e Spina due contendenti molto poco avvezzi alle polemiche: «Ho telefonato immediatamente a Francesco Spina per congratularmi per la sua elezione - ha detto Pasquale Cascella - dovremo agire, ciascuno nella propria responsabilità, per fare in modo che questa provincia sia un'ente che sappia davvero costruire il percorso di riforma che coinvolgerà anche inevitabilmente l'associazione che comprende tutti i dieci comuni. La battaglia compiuta continuerà ad essere combattuta con la stessa dignità fermezza e determinazione con cui abbiamo già dimostrato di operare».
Rispetto alle attese i numeri conquistati dal Sindaco di Barletta sono proprio quelli auspicati alla vigilia: «I numeri sono quelli che mi aspettavo - ha proseguito Cascella - numeri dettati da una condizione parossistica. Non mi sembra corretto che quattro città assieme, Barletta, Trani, Bisceglie e Canosa debbano valere quanto un unico comune come Andria, senza nulla togliere alla comunità andriese. La differenza tra Barletta ed Andria sta in circa 5mila abitanti ma la differenza di rappresentanza è molto più ampia. La legge da questo punto di vista è parossistica ma la legge va rispettata e rispetto con estrema serenità questo risultato».
Un territorio che vorrà continuare ad auto determinarsi nonostante le riforme: «Dovremo fare di questo territorio la cerniera tra l'area metropolitana di Bari e la provincia di Capitanata - ha concluso Cascella - abbiamo messo in campo la nostra base programmatica fatta di territorio, coste, rapporto agricoltura ed industria, e cercheremo di contribuire anche con i nostri voti se sarà necessario e sui singoli provvedimenti».