Casa Accoglienza, sabato 19 l'apertura della Porta Santa
In occasione del Giubileo della Sacra Spina e l'Anno Santo della Misericordia
giovedì 17 dicembre 2015
10.02
Sabato 19 dicembre, si terrà il rito dell'apertura della Porta Santa della "Casa di Accoglienza Santa Maria Goretti". Un evento carico di significato in un anno contrassegnato da due eventi importanti per la Chiesa diocesana: il Giubileo della Sacra Spina e appunto l'Anno Santo della Misericordia.
«A Piazza San Pietro Papa Francesco, l'8 dicembre, aprendo la Porta Santa ha aperto la Chiesa e il mondo ad un anno di Misericordia - scrive Don Geremia Acri. Misericordia vuole dire avere un cuore per i miseri. Questo termine descrive una condizione necessaria per il mondo che viviamo. Quanto sarebbe, è e vorremmo che il cuore si avvicini più ai miseri, ai poveri, agli ultimi, ai diseredati della terra. La porta della Misericordia è una sfida, una domanda, una proposta concreta. In fondo la porta può essere il filo rosso che lega tutte quelle povertà da cui tanti, troppi cuori si sono allontanati. La prima porta è proprio quella di casa. Quella appena chiusa o aperta. Una porta che per tanti che vivono la durezza della vita in strada è inesistente; o scorrevole, come quella di una stazione in cui ripararsi; o la porta di un negozio davanti a cui chiedere l'elemosina e mai la porta di un "luogo degno" e degno di accogliere la dignità ineliminabile di ogni uomo. E' questa la prima porta Santa, quella di una casa che è rifugio e affermazione di dignità, da attraversare con tanti: in un cammino di amicizia e riscatto dalla solitudine e dal freddo. Un Anno santo della misericordia! Quante volte sentiamo pronunciare questa parola. La misericordia è l'altra faccia dell'amore in quanto è la realizzazione dell'amore entro la storia concreta di ogni uomo peccatore. La misericordia è l'amore stesso di Dio nel cuore delle miserie umane. La misericordia diventa così nella vita cristiana l'amore che assume su di sé le esigenze della giustizia e la conduce alla loro più alta realizzazione. Infatti, "l'amore si trasforma in misericordia, quando oltrepassa la precisa norma della giustizia" (cfr. Dives in misericordia 5). Questo è il significato che la Chiesa cattolica ha dato al Giubileo ossia la possibilità di rinnovare il proprio rapporto con Dio e il prossimo mediante una vera conversione del cuore. L'Anno Santo è un evento che può segnare un momento speciale nella storia spirituale di ciascuno. Il Giubileo dell'Anno Santo può segnare risveglio interiore: una ricerca/riscoperta della propria identità cristiana. Un'occasione provvida per chiedersi: Sono io cristiano? E che cosa significa essere cristiano? Me ne rendo conto? Ne do testimonianza? Un evento, l' apertura della "Porta Santa della Casa Accoglienza Santa Maria Goretti", che vuole rimettere al centro della vita la misericordia e da cui i cittadini di questo territorio dovrebbero lasciarsi travolgere per diventare cristiani di periferia aperti all'amore, l'amore per la giustizia, che sempre promuove l'altro nella sua verità, nella sua bellezza, nella sua differenza, nella sua dignità di essere una "persona". La misericordia è il motore della fede, il pozzo per un cristiano dove trarre la forza di superare gli ostacoli che impediscono all'umana società di camminare. Il giubileo della misericordia sia per tutti un inizio e per questo "Centro di Accoglienza" esistenziale/periferico un anno di benedizione, di preghiera e di festa per "l'umanità che entra" e chiede vita».
Il programma prevede alle ore 19.30 il raduno presso la Chiesa Cattedrale, alle ore 20.00 in pellegrinaggio si raggiungerà la " Casa di Accoglienza Santa Maria Goretti" dove una famiglia testimone di "accoglienza e di povertà materiale riscattata" insieme al celebrante terranno il rito di apertura della "Porta Santa".
«A Piazza San Pietro Papa Francesco, l'8 dicembre, aprendo la Porta Santa ha aperto la Chiesa e il mondo ad un anno di Misericordia - scrive Don Geremia Acri. Misericordia vuole dire avere un cuore per i miseri. Questo termine descrive una condizione necessaria per il mondo che viviamo. Quanto sarebbe, è e vorremmo che il cuore si avvicini più ai miseri, ai poveri, agli ultimi, ai diseredati della terra. La porta della Misericordia è una sfida, una domanda, una proposta concreta. In fondo la porta può essere il filo rosso che lega tutte quelle povertà da cui tanti, troppi cuori si sono allontanati. La prima porta è proprio quella di casa. Quella appena chiusa o aperta. Una porta che per tanti che vivono la durezza della vita in strada è inesistente; o scorrevole, come quella di una stazione in cui ripararsi; o la porta di un negozio davanti a cui chiedere l'elemosina e mai la porta di un "luogo degno" e degno di accogliere la dignità ineliminabile di ogni uomo. E' questa la prima porta Santa, quella di una casa che è rifugio e affermazione di dignità, da attraversare con tanti: in un cammino di amicizia e riscatto dalla solitudine e dal freddo. Un Anno santo della misericordia! Quante volte sentiamo pronunciare questa parola. La misericordia è l'altra faccia dell'amore in quanto è la realizzazione dell'amore entro la storia concreta di ogni uomo peccatore. La misericordia è l'amore stesso di Dio nel cuore delle miserie umane. La misericordia diventa così nella vita cristiana l'amore che assume su di sé le esigenze della giustizia e la conduce alla loro più alta realizzazione. Infatti, "l'amore si trasforma in misericordia, quando oltrepassa la precisa norma della giustizia" (cfr. Dives in misericordia 5). Questo è il significato che la Chiesa cattolica ha dato al Giubileo ossia la possibilità di rinnovare il proprio rapporto con Dio e il prossimo mediante una vera conversione del cuore. L'Anno Santo è un evento che può segnare un momento speciale nella storia spirituale di ciascuno. Il Giubileo dell'Anno Santo può segnare risveglio interiore: una ricerca/riscoperta della propria identità cristiana. Un'occasione provvida per chiedersi: Sono io cristiano? E che cosa significa essere cristiano? Me ne rendo conto? Ne do testimonianza? Un evento, l' apertura della "Porta Santa della Casa Accoglienza Santa Maria Goretti", che vuole rimettere al centro della vita la misericordia e da cui i cittadini di questo territorio dovrebbero lasciarsi travolgere per diventare cristiani di periferia aperti all'amore, l'amore per la giustizia, che sempre promuove l'altro nella sua verità, nella sua bellezza, nella sua differenza, nella sua dignità di essere una "persona". La misericordia è il motore della fede, il pozzo per un cristiano dove trarre la forza di superare gli ostacoli che impediscono all'umana società di camminare. Il giubileo della misericordia sia per tutti un inizio e per questo "Centro di Accoglienza" esistenziale/periferico un anno di benedizione, di preghiera e di festa per "l'umanità che entra" e chiede vita».
Il programma prevede alle ore 19.30 il raduno presso la Chiesa Cattedrale, alle ore 20.00 in pellegrinaggio si raggiungerà la " Casa di Accoglienza Santa Maria Goretti" dove una famiglia testimone di "accoglienza e di povertà materiale riscattata" insieme al celebrante terranno il rito di apertura della "Porta Santa".