Casa Accoglienza "S. Maria Goretti": «Buon Natale e buona ri-nascita»

Gli auguri del responsabile don Geremia Acri e dei volontari

venerdì 25 dicembre 2020
Tanto più siamo umani, tanto più si manifesta il divino che è in noi. Dio bambino che si consegna, che si affida, che cerca accoglienza. Un Dio che inquieta, che induce a schierarsi che è segno di contraddizione. Non un dio giocattolo, non un dio ornamentale, non un dio superfluo, non un dio a mio servizio. Un Dio che, stanco di non farsi capire, viene in mezzo a noi. Diventa uomo. Un Dio che può essere amato, incontrato, incrociato, raggiunto in ogni ora e in ogni dove.

Il Natale è l'epifania dell'umanità, di quella nuova umanità, che irrompe e si fa prossima all'altro sempre sorgente di potenzialità, portatore di doni e di scoperte mai scontate perché la persona è sintesi di esperienze, di paure e di speranze, di gioie e di fallimenti. Natale non è tanto avere Dio nel cuore, ma sentirsi nel cuore di Dio. Non è mettere Dio dalla nostra parte, ma metterci dalla parte di quel Dio che ci chiede di amare come lui ha amato, di sperare contro ogni speranza e di osare anche l'impossibile.

"E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi". Un Dio che ama, che mi ama fino a diventare uomo e abitare in me. Buon Natale e buona ri-nascita. Grazie di tutto.

Don Geremia Acri e i volontari di Casa Accoglienza "S. Maria Goretti"