Caro-benzina, ad Andria l’allarme dei gestori: “Stiamo guardando al futuro con apprensione”
Storico sorpasso del diesel sulla benzina e anomali andamenti dei prezzi a causa del conflitto tra Russia e Ucraina
giovedì 10 marzo 2022
11.24
Proseguono gli incrementi sulla rete carburanti. A causa dei venti di guerra tra Russia-Ucraina, la settimana è iniziata con evidenti rincari in tutta Italia: in molti distributori i prezzi della benzina e gasolio hanno superato i due euro al litro e l'aumento potrebbe continuare nei prossimi giorni. Inoltre, non si esclude in futuro lo stop da parte della Russia di forniture di gas e petrolio all'Europa, facendo schizzare i prezzi all'ingrosso, con conseguenze notevoli soprattutto per gli autotrasportatori.
"La situazione è molto complessa per via dell'incertezza generale" ha sottolineato Riccardo Scarcelli, gestore di un grosso distributore di benzina della nostra città. "La difficoltà maggiore è quella di attuare un prezzo congruo rispetto alle "pompe bianche" cioè quei distributori indipendenti (per intenderci senza marchio), non legati ad una delle compagnie petrolifere multinazionali ma piuttosto a distributori locali. Ed è la prima volta, inoltre, che il diesel supera la benzina. E' vero si tratta di casi isolati, ma rimane un campanello d'allarme sull'anomalo andamento dei prezzi". Prosegue il gestore "Stiamo guardando con apprensione il futuro: al prezzo carburante si applica oltre alle accise, la normale Iva al 22%. Pertanto, all'aumentare dei prezzi, cresce anche il relativo gettito fiscale".
La criticità del momento stanno spingendo gli automobilisti ad andare alla ricerca di distributori più economici per far rifornimento. In tal caso l'Osservatorio carburanti ha messo a disposizione dei cittadini la possibilità di scoprire dove costa meno la benzina in città. Osservaprezzi carburanti è il sito del Ministero dello sviluppo economico che consente di consultare in tempo reale i prezzi di vendita carburanti praticati presso gli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale.
"Di solito il carburante mi costa da 50 a 70 centesimi al litro. Ho saputo che il prossimo rifornimento costerà 1.30 al litro e quindi sono fermo", dichiara questa volta l' armatore di Bisceglie, Giuseppe Pasquale. "Esco in mare con due pescherecci perché peschiamo a coppia. Ogni peschereccio ha bisogno di 1000 litri di gasolio, per rifornirli entrambi ci vogliono 2000 euro al giorno, su 4 giorni che esco sono 8000. Impossibile sostenere questi costi, tanto vale stare fermi. Una delegazione delle marinerie pugliesi ieri è stata a Roma, sono partiti da Barletta, Bisceglie, Molfetta per protestare contro i rincari. Ci auspichiamo che il Governo intervenga al più presto. Devono assolutamente supportarci".
Al vertiginoso aumento dei prezzi si stanno registrando i furti di carburante dalle auto in sosta, specialmente nelle ore notturne e addirittura dalle barche. Un fenomeno in crescita esponenziale che è in diretta connessione con l'aumento dei prezzi alla colonnina. Si tratta di un'escalation da non sottovalutare da parte delle forze dell'ordine anche perché a pagare sono sempre ignari cittadini. Ricordiamo anche per coloro che si dovessero far "tentare" da queste condotte, che questo tipo di furto è ritenuto "aggravato" ai sensi dell'articolo 625 del codice penale e pertanto procedibile d'ufficio con pene da 2 a sei anni e della multa da euro 927 a euro 1500 mentre chi viene trovato a in possesso senza poter fornire una spiegazione lecita rischia il non meno grave deferimento per ricettazione, reato punito dall'articolo 648 del codice penale con la reclusione da due ad otto anni e con la multa da euro 516 a euro 10.329.
"La situazione è molto complessa per via dell'incertezza generale" ha sottolineato Riccardo Scarcelli, gestore di un grosso distributore di benzina della nostra città. "La difficoltà maggiore è quella di attuare un prezzo congruo rispetto alle "pompe bianche" cioè quei distributori indipendenti (per intenderci senza marchio), non legati ad una delle compagnie petrolifere multinazionali ma piuttosto a distributori locali. Ed è la prima volta, inoltre, che il diesel supera la benzina. E' vero si tratta di casi isolati, ma rimane un campanello d'allarme sull'anomalo andamento dei prezzi". Prosegue il gestore "Stiamo guardando con apprensione il futuro: al prezzo carburante si applica oltre alle accise, la normale Iva al 22%. Pertanto, all'aumentare dei prezzi, cresce anche il relativo gettito fiscale".
La criticità del momento stanno spingendo gli automobilisti ad andare alla ricerca di distributori più economici per far rifornimento. In tal caso l'Osservatorio carburanti ha messo a disposizione dei cittadini la possibilità di scoprire dove costa meno la benzina in città. Osservaprezzi carburanti è il sito del Ministero dello sviluppo economico che consente di consultare in tempo reale i prezzi di vendita carburanti praticati presso gli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale.
"Di solito il carburante mi costa da 50 a 70 centesimi al litro. Ho saputo che il prossimo rifornimento costerà 1.30 al litro e quindi sono fermo", dichiara questa volta l' armatore di Bisceglie, Giuseppe Pasquale. "Esco in mare con due pescherecci perché peschiamo a coppia. Ogni peschereccio ha bisogno di 1000 litri di gasolio, per rifornirli entrambi ci vogliono 2000 euro al giorno, su 4 giorni che esco sono 8000. Impossibile sostenere questi costi, tanto vale stare fermi. Una delegazione delle marinerie pugliesi ieri è stata a Roma, sono partiti da Barletta, Bisceglie, Molfetta per protestare contro i rincari. Ci auspichiamo che il Governo intervenga al più presto. Devono assolutamente supportarci".
Al vertiginoso aumento dei prezzi si stanno registrando i furti di carburante dalle auto in sosta, specialmente nelle ore notturne e addirittura dalle barche. Un fenomeno in crescita esponenziale che è in diretta connessione con l'aumento dei prezzi alla colonnina. Si tratta di un'escalation da non sottovalutare da parte delle forze dell'ordine anche perché a pagare sono sempre ignari cittadini. Ricordiamo anche per coloro che si dovessero far "tentare" da queste condotte, che questo tipo di furto è ritenuto "aggravato" ai sensi dell'articolo 625 del codice penale e pertanto procedibile d'ufficio con pene da 2 a sei anni e della multa da euro 927 a euro 1500 mentre chi viene trovato a in possesso senza poter fornire una spiegazione lecita rischia il non meno grave deferimento per ricettazione, reato punito dall'articolo 648 del codice penale con la reclusione da due ad otto anni e con la multa da euro 516 a euro 10.329.