Carnevale ad Andria, le tradizioni di ieri e di oggi

Il ricordo dei "fantocci" e della "p'tr'scioit"

lunedì 27 febbraio 2017 12.46
A cura di Valentina Chico
Il Carnevale è una festa celebrata perlopiù nei Paesi di tradizione cattolica. Durante questa festa vengono solitamente svolte pubbliche parate come la tradizionale "sfilata dei carri" in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi e dove soprattutto i bambini, partecipanti alla parata e non, sogliono travestirsi. Queste le tradizioni che valgono ancora oggi.

Facendo un salto nell'Andria nel passato si scopre che gli usi ed i costumi erano differenti dai nostri attuali. Circa 100 anni fa, in attesa dell'arrivo del Carnevale, gli andriesi realizzavano i cosiddetti "fantocci", dei pupazzi fatti a imitazione della figura umana con stracci, legno o altro materiale. Questi venivano appesi con delle funi per la strada, o venivano posizionati su vecchie sedie ed esposti sui balconi delle proprie case. La gente dunque si impegnava per creare un pupazzo il più possibile simile all'uomo, in modo tale da ricevere i complimenti dei passanti ed è importante ricordare che, per la realizzazione di tale fantoccio, venivano coinvolti tutti, grandi e piccini.

Nel passato più recente invece a Carnevale, ed il giorno a seguire, ci si mascherava e tutti gioivano e scherzavano, ma guai a farsi trovare vestiti mascherati il martedì notte poco prima della Quaresima, si "faceva peccato".

Riccardo Mazzone, storico andriese ci racconta: «Il mio ricordo d' infanzia a Carnevale era quello di vedere Andria piena di gente, anche adulta, vestita da maschera andare in giro per la città, e ricordo uomini panciuti occupare tutt' una strada».

Spostandoci verso le tradizioni culinarie, ricordiamo che una specialità di carnevale era mangiare il sanguinaccio, fatto con sangue di maiale.
Un altro evento importante era la famosa "p'tr'scioit": i giovani si recavano presso la casa della propria ragazza e bersagliava letteralmente di confetti l'ingresso mentre lei era sulla soglia di casa. Vi erano, a tal proposito, ragazze entusiaste in quanto avevano piacere di ricevere questa attenzione da parte del proprio amoroso, altre invece che non accettavano. «Mio nonno, ad esempio, fece questo contro la vetrina della casa di una sua fidanzata - ricorda Riccardo Mazzone - ma la mamma della ragazza si arrabbiò e mio nonno fu costretto a pagare i danni e poi lasciò la ragazza perché profondamente dispiaciuto di tale reazione».

Di queste "p'tr'scioit" si è ormai perduto il ricordo ma attualmente è ancora tradizione acquistare, per il periodo di Carnevale, tali confetti da Mucci, antica industria dolciaria del nostro paese.

Fino a qualche anno fa ad Andria venivano organizzate bellissime sfilate di carri e, quelli andavano per la maggiore erano prodotti dall'Oratorio Salesiano, attualmente però purtroppo queste parate non sono più allestite da diversi anni. Quest'anno tra le iniziative promosse per Carnevale 2017, messe a punto dal Comune di Andria vi è "Carnevale al chiostro", proposto da l'Istituto Comprensivo "Jannuzzi - Mons. Di Donna" e da l'associazione di promozione turistica "Divinapulia", un evento, che avrà luogo nel Chiostro di San Francesco, durante il quale verrà allestita, tra balli in maschera e spettacoli a tema carnevalesco, la prima edizione della "Chiacchierata" dove avrà vita un suggestivo villaggio animato da maschere, coriandoli e tanto divertimento.
Per aderire all'iniziativa e partecipare contattare i seguenti numeri: 380.5160155 – 347.6866092.