Caos nel carcere di Trani, chiuso d'urgenza un tratto dell'Andria-Trani
La struttura è ora circondata dalle pattuglie dei Carabinieri e della Polizia di Stato in tenuta antisommossa
lunedì 9 marzo 2020
17.52
Scoppiano le rivolte carcerarie e coinvolgono anche il carcere di Trani, sulla scia del caos che sta avvenendo negli istituti penitenziari di tutta Italia.
Da questo pomeriggio una nube di fumo circonda l'intero edificio, probabilmente a causa di un incendio appiccato dai detenuti che avrebbero urlato contro gli agenti della Polizia Penitenziaria dimenandosi intorno alla recinzione. Il carcere è ora circondato dalle pattuglie dei Carabinieri e della Polizia di Stato in tenuta antisommossa, che stanno cercando di mantenere l'ordine e di tenere curiosi e parenti lontani dall'edificio.
Un elicottero dei Carabinieri sorveglia il carcere dall'alto, mentre molti detenuti sono usciti sul tetto. Chiuso d'urgenza un tratto della provinciale Trani-Andria e anche l'uscita Trani nord della statale 16 direzione Foggia. I detenuti del carcere maschile di Trani sono dunque in rivolta come quelli del resto di Italia: in molti chiedono l'amnistia, lamentando la paura del contagio del coronavirus, mentre altri protestano perché le misure varate dal governo per combattere l'emergenza, comprendono anche una serie di restrizioni ai colloqui con i parenti.
Da questo pomeriggio una nube di fumo circonda l'intero edificio, probabilmente a causa di un incendio appiccato dai detenuti che avrebbero urlato contro gli agenti della Polizia Penitenziaria dimenandosi intorno alla recinzione. Il carcere è ora circondato dalle pattuglie dei Carabinieri e della Polizia di Stato in tenuta antisommossa, che stanno cercando di mantenere l'ordine e di tenere curiosi e parenti lontani dall'edificio.
Un elicottero dei Carabinieri sorveglia il carcere dall'alto, mentre molti detenuti sono usciti sul tetto. Chiuso d'urgenza un tratto della provinciale Trani-Andria e anche l'uscita Trani nord della statale 16 direzione Foggia. I detenuti del carcere maschile di Trani sono dunque in rivolta come quelli del resto di Italia: in molti chiedono l'amnistia, lamentando la paura del contagio del coronavirus, mentre altri protestano perché le misure varate dal governo per combattere l'emergenza, comprendono anche una serie di restrizioni ai colloqui con i parenti.