"Canosa SiCura": l'iniziativa della diocesi di Andria per la legalità

Lunedì 28 Settembre in programma un sit-in in Piazza Vittorio Veneto a Canosa di Puglia

sabato 26 settembre 2020 07.30
«Nell'ultimo periodo il bel volto della Città di Canosa di Puglia - scrive don Geremia Acri - è stato deturpato da orribili notizie di cronaca. Lo scorso 10 settembre u.s., nel cuore della notte, il fragore di una bomba carta ha svegliato un quartiere periferico della Città; l'ennesimo ordigno questa volta fatto esplodere all'interno del parcheggio del Commissariato della Polizia di Stato. Un atto gravissimo contro le istituzioni della nostra Repubblica, la società civile e la dignità umana di ciascun cittadino. Un atto ignobile contro un presidio di legalità ove uomini e donne lavorano per la sicurezza di questa Città, troppe volte vittima di atti illegali.

Ora è tempo che la parte buona della Città ri-scopra il suo volto più bello per mostrare vicinanza alle Forze dell'Ordine e per sensibilizzare la cittadinanza a vivere "nel rumore" della legalità. Per questo motivo, molte associazioni civili e realtà ecclesiali si sono riunite per affermare con forza che vogliono una Canosa SiCura. I Canosini vogliono una Canosa SiCura in cui tutti possano vivere senza timore nella propria quotidianità, nel rispetto della legge e delle istituzioni democratiche. Per questo, rivolgendoci alle autorità competenti, chiediamo più controlli perché le nostre vite siano fortemente tutelate. Pertanto, le Associazioni civili ed ecclesiali della Città di Canosa di Puglia invitano tutti i cittadini a partecipare a un sit-in che si terrà in Piazza Vittorio Veneto lunedì 28 Settembre 2020 alle ore 20:00. Al sit-in prenderà parte, unitamente alla comunità ecclesiale, anche il Vescovo della Diocesi di Andria Mons. Luigi Mansi.

Il nostro segno di riconoscimento sarà il colore bianco, luminoso simbolo di purezza e di vita. Invitiamo tutti i partecipanti ad indossare una maglia o un accessorio bianco. Nel rispetto della normativa anti-covid19, i partecipanti dovranno rispettare il distanziamento sociale e dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina. Partecipiamo tutti, insieme, perché se saremo in tanti e uniti daremo voce ai nostri diritti. Non possiamo rimanere indifferenti!».