Cani randagi: dopo due bandi deserti arriva l'avviso pubblico
Indetto negli scorsi giorni dal Comune di Andria per 360 animali
mercoledì 17 dicembre 2014
9.41
Sono diverse le date da ricordare da due anni a questa parte per quel che riguarda il ricovero dei cani randagi nel territorio della BAT ed in particolare nel Comune di Andria. L'ultima in ordine di tempo è il 12 dicembre 2014, qualche giorno fa, in cui il Settore Ambiente ha inteso avviare un'indagine esplorativa per la ricerca di soggetti ai quali affidare proprio il ricovero ed il mantenimento dei circa 360 cani randagi per il Comune di Andria. Motivazione principale è quella che al 31 dicembre 2014 scadono i contratti per il servizio di ricovero, custodia e mantenimento dei cani randagi presso i rifugi convenzionati, scade il contratto per il servizio di ricovero e di custodia dei cani randagi presso il canile sanitario convenzionato ed infine scade anche il contratto per il servizio di sterilizzazione dei cani randagi.
Attualmente i cani custoditi nei vari canili del territorio ed accalappiati nel Comune di Andria sono 362 ma il randagismo resta una problematica da comprendere sino in fondo. Per chiunque avesse una struttura per l'accoglienza degli amici a 4 zampe, la manifestazione d'interesse dovrà pervenire entro le ore 12 del 19 dicembre prossimo al Protocollo del Comune di Andria. Le strutture dovranno essere in possesso di tutte le caratteristiche previste dalla legge sia per il rifugio che per il canile sanitario che, in modo particolare, è specificato dovrà essere collocato nel territorio di competenza del Comune di Andria. Durata della convenzione, qualora venisse sottoscritta, sarà di due anni dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2016.
Ma ripercorrendo la storia del randagismo in città da due anni a questa parte, come detto in apertura, vi sono altre date da ricordare: la prima è senza dubbio il mese di marzo 2013 quando lo stesso ente bandisce una gara per l'assegnazione di tre differenti lotti da 150 unità canine ciascuno proprio per il ricovero ed il mantenimento in convenzione. Base d'asta per unità canina è di 1,80€ oltre iva al giorno. Da quel bando solo un lotto viene assegnato all'ormai nota ditta Dog's Hostel di Trani nel mese di luglio 2013. Nello stesso mese, poi, altro bando del Comune di Andria per assegnare gli altri due lotti, andati deserti al primo tentativo, ma nulla da fare e, quei 300 posti, restano affidati all'emergenza. Poi le note vicende legate al canile di Malcangi il "Dog's Hostel di Trani" affidato ancora ad un curatore giudiziario a tutt'oggi con la supervisione e gestione delle associazioni animaliste ma emergenza che resta alta e che si materializza nel mese di giugno di questo anno, quando serve urgentemente il ricovero di 20 cani randagi accalappiati in città: affidamento diretto del servizio, vista l'impossibilità di completare l'iter per i due lotti rimanenti, per quattro mesi di attività con, tuttavia, un costo unitario giornaliero schizzato a 3,20€ oltre iva. Nell'indagine conoscitiva pubblicata qualche giorno fa, tuttavia, non sono specificati costi giornalieri ma restano le tante contraddizioni di una vicenda che, purtroppo, pesa enormemente solo sugli "amici a 4 zampe" dell'uomo.
Attualmente i cani custoditi nei vari canili del territorio ed accalappiati nel Comune di Andria sono 362 ma il randagismo resta una problematica da comprendere sino in fondo. Per chiunque avesse una struttura per l'accoglienza degli amici a 4 zampe, la manifestazione d'interesse dovrà pervenire entro le ore 12 del 19 dicembre prossimo al Protocollo del Comune di Andria. Le strutture dovranno essere in possesso di tutte le caratteristiche previste dalla legge sia per il rifugio che per il canile sanitario che, in modo particolare, è specificato dovrà essere collocato nel territorio di competenza del Comune di Andria. Durata della convenzione, qualora venisse sottoscritta, sarà di due anni dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2016.
Ma ripercorrendo la storia del randagismo in città da due anni a questa parte, come detto in apertura, vi sono altre date da ricordare: la prima è senza dubbio il mese di marzo 2013 quando lo stesso ente bandisce una gara per l'assegnazione di tre differenti lotti da 150 unità canine ciascuno proprio per il ricovero ed il mantenimento in convenzione. Base d'asta per unità canina è di 1,80€ oltre iva al giorno. Da quel bando solo un lotto viene assegnato all'ormai nota ditta Dog's Hostel di Trani nel mese di luglio 2013. Nello stesso mese, poi, altro bando del Comune di Andria per assegnare gli altri due lotti, andati deserti al primo tentativo, ma nulla da fare e, quei 300 posti, restano affidati all'emergenza. Poi le note vicende legate al canile di Malcangi il "Dog's Hostel di Trani" affidato ancora ad un curatore giudiziario a tutt'oggi con la supervisione e gestione delle associazioni animaliste ma emergenza che resta alta e che si materializza nel mese di giugno di questo anno, quando serve urgentemente il ricovero di 20 cani randagi accalappiati in città: affidamento diretto del servizio, vista l'impossibilità di completare l'iter per i due lotti rimanenti, per quattro mesi di attività con, tuttavia, un costo unitario giornaliero schizzato a 3,20€ oltre iva. Nell'indagine conoscitiva pubblicata qualche giorno fa, tuttavia, non sono specificati costi giornalieri ma restano le tante contraddizioni di una vicenda che, purtroppo, pesa enormemente solo sugli "amici a 4 zampe" dell'uomo.