Cani, canili e ambientalisti: dalle proteste alle carte
Trasferiti ieri mattina i 55 quadrupedi al centro di una forte polemica. La gara comunale per due lotti di ricovero finisce senza nessun partecipante ammesso
giovedì 1 agosto 2013
9.11
E' una vicenda dai contorni tutti da chiarire ma che nella sostanza vede contrapposti ambientalisti, ente comunale ed un gestore di un ricovero per cani. Nello scorso mese di marzo è stata espletata la gara d'appalto del Comune di Andria per l'affidamento di 450 posti di ricovero per i quadrupedi (Articolo del 14 marzo 2013). Ogni canile partecipante avrebbe dovuto poter ospitare solo 150 cani a testa per una divisione in tre lotti da affidare in modo separato. Due le aziende che hanno risposto all'avviso pubblico entrambe di Andria e con l'unica assegnataria, risultata interamente idonea rispetto ai parametri ed alle formalità da esperire per il bando. Dunque solo 150 cani avrebbero dovuto trovare ospitalità. Nel mese di luglio, invece, è partita la nuova gara d'appalto per la riassegnazione dei 300 posti rimanenti (nel frattempo si è proseguito con proroghe), ma all'atto dell'apertura delle buste lo scorso 26 luglio a Palazzo di Città, entrambe le ditte partecipanti sono risultate non idonee all'assegnazione della gara per errori formali e di documentazione. Insomma gara sostanzialmente deserta con nessun partecipante ammesso.
Nel frattempo, tuttavia, sono iniziate le procedure di affidamento dei cani all'unica ditta vincitrice sino a questo momento: 55 cani sono stati trasferiti ieri mattina nella nuova struttura tra le vibranti proteste della "Lega del cane" di Andria che ha inscenato una protesta pacifica durante le procedure di spostamento da un canile all'altro. Qualche giorno fa, infatti, gli stessi ambientalisti hanno parlato di "deportazione" dei quadrupedi utilizzando termini forti per indicare una presunta mancanza di autorizzazioni mai dimostrata. Lo stesso canile nel quale sono stati trasferiti i 55 cani, infatti, è risultato aggiudicatario dell'unico lotto dei tre assegnato dal bando di gara comunale con tutte le autorizzazioni sanitarie ovviamente in regola. Dalle parole e dai comunicati stampa, tuttavia, si passerà alle carte bollate ed alle possibili denunce per una vicenda che avrà ancora strascichi visto l'utilizzo di toni piuttosto forti.
Nel frattempo, tuttavia, sono iniziate le procedure di affidamento dei cani all'unica ditta vincitrice sino a questo momento: 55 cani sono stati trasferiti ieri mattina nella nuova struttura tra le vibranti proteste della "Lega del cane" di Andria che ha inscenato una protesta pacifica durante le procedure di spostamento da un canile all'altro. Qualche giorno fa, infatti, gli stessi ambientalisti hanno parlato di "deportazione" dei quadrupedi utilizzando termini forti per indicare una presunta mancanza di autorizzazioni mai dimostrata. Lo stesso canile nel quale sono stati trasferiti i 55 cani, infatti, è risultato aggiudicatario dell'unico lotto dei tre assegnato dal bando di gara comunale con tutte le autorizzazioni sanitarie ovviamente in regola. Dalle parole e dai comunicati stampa, tuttavia, si passerà alle carte bollate ed alle possibili denunce per una vicenda che avrà ancora strascichi visto l'utilizzo di toni piuttosto forti.