Campi elettromagnetici dentro la città, Compagni di Viaggio: «Ma rispettano i limiti previsti dalla Legge?»
Una serie di proposte, dalla riattivazione delle centraline di misurazione, alla delocalizzazione delle antenne delle radio etc. etc.
giovedì 17 novembre 2022
Ma Andria, dal punto di vista dell'inquinamento da campi elettromagnetici cosa sta facendo? Lo chiedono i componenti dell'associazione cittadina "Compagni di viaggio", Grazia Cannone, Gianni Civita, Michele D'Amore, Maria Falcetta, Domenico Fortunato e Riccardo Suriano, rivolti alla Civica Amministrazione.
«Questione inquinamento da campi elettromagnetici dentro la città. Terremo per noi tutti i dubbi e le perplessità che abbiamo sull'argomento e, come sempre, faremo osservazioni con proposte ragionevoli e fattibili, partendo dal porci la domanda che è alla base di tutto il nostro ragionamento. In generale, i campi elettromagnetici in città, quelli che derivano non solo dalla telefonia mobile, ma anche dalle emittenti radiotelevisive ed altri impianti presenti nell'abitato, rispettano i limiti previsti dalla Legge? Non si sa!
Partendo da questo dato di fatto, ecco le nostre proposte:
- Aggiornamento del piano di zonizzazione presente sul sito internet comunale (da anni non viene aggiornato e mancano molti impianti);
- Riattivazione delle tre centraline di misurazione dei campi elettromagnetici (anch'esse presenti sul sito internet comunale), da tempo spente, con rotazione periodica dei punti di misurazione;
- Possibilità di richiedere, tramite domanda all'ufficio comunale competente, un monitoraggio presso il proprio immobile (come ad esempio succede nel Comune di Conversano);
- Applicazione del regolamento comunale esistente. Di tutti i siti comunali disponibili, non ci risulta ne sia stato utilizzato neanche uno dai vari gestori privati. Un gran peccato, poiché gli introiti per la locazione dei siti, invece che andare sempre ai privati, potrebbero finanziare ulteriori attività di monitoraggio ambientale a tutela della salute di tutti noi;
- Delocalizzazione delle antenne delle radio fuori dal perimetro del centro abitato (lo dice una norma), per "alleggerire" il livello dei campi elettromagnetici dentro la città.
- Campagna annuale di controlli dei campi elettromagnetici cittadini in tutta la città. Qualcuno potrebbe obiettarci che un comune indebitato come il nostro non se lo può permette. Vero! Quindi abbiamo cercato e trovato la soluzione anche a questo, cioè l'articolo 12 della Legge regionale 5/2012, che prevede che gli oneri di questi controlli siano a carico dei titolari degli impianti», conclude la nota dell'associazione "Compagni di viaggio".
«Questione inquinamento da campi elettromagnetici dentro la città. Terremo per noi tutti i dubbi e le perplessità che abbiamo sull'argomento e, come sempre, faremo osservazioni con proposte ragionevoli e fattibili, partendo dal porci la domanda che è alla base di tutto il nostro ragionamento. In generale, i campi elettromagnetici in città, quelli che derivano non solo dalla telefonia mobile, ma anche dalle emittenti radiotelevisive ed altri impianti presenti nell'abitato, rispettano i limiti previsti dalla Legge? Non si sa!
Partendo da questo dato di fatto, ecco le nostre proposte:
- Aggiornamento del piano di zonizzazione presente sul sito internet comunale (da anni non viene aggiornato e mancano molti impianti);
- Riattivazione delle tre centraline di misurazione dei campi elettromagnetici (anch'esse presenti sul sito internet comunale), da tempo spente, con rotazione periodica dei punti di misurazione;
- Possibilità di richiedere, tramite domanda all'ufficio comunale competente, un monitoraggio presso il proprio immobile (come ad esempio succede nel Comune di Conversano);
- Applicazione del regolamento comunale esistente. Di tutti i siti comunali disponibili, non ci risulta ne sia stato utilizzato neanche uno dai vari gestori privati. Un gran peccato, poiché gli introiti per la locazione dei siti, invece che andare sempre ai privati, potrebbero finanziare ulteriori attività di monitoraggio ambientale a tutela della salute di tutti noi;
- Delocalizzazione delle antenne delle radio fuori dal perimetro del centro abitato (lo dice una norma), per "alleggerire" il livello dei campi elettromagnetici dentro la città.
- Campagna annuale di controlli dei campi elettromagnetici cittadini in tutta la città. Qualcuno potrebbe obiettarci che un comune indebitato come il nostro non se lo può permette. Vero! Quindi abbiamo cercato e trovato la soluzione anche a questo, cioè l'articolo 12 della Legge regionale 5/2012, che prevede che gli oneri di questi controlli siano a carico dei titolari degli impianti», conclude la nota dell'associazione "Compagni di viaggio".