Caldarone: "Andria è l’ultima città italiana nella graduatoria del rapporto tra laurerati e residenti"
"E'necessario che le istituzioni reagiscano e prendano la guida del processo di innovazione che serve"
lunedì 21 ottobre 2024
18.30
«Gli Ultimi saranno i primi? Andria è l'ultima città italiana nella graduatoria del rapporto tra laureati e residenti. Non agli ultimi posti, ma proprio l'ultimo. Non se la cava meglio con i diplomati.
Conosciamo la nostra gente: persone che non si fanno spaventare dall'impegno dello studio o del lavoro, e tanti ma tanti dei nostri ragazzi si affermano bene nelle professioni e nel sapere. Non è quindi questione di capacità o di impegno. I fattori determinanti di questo record negativo mi sembrano:
Non solo: una economia e una società che non trattengono saperi e risorse, avranno una bassa capacità di creare valore, capacità che ormai è basata su tecnologia, innovazione, competenze diffuse e specialistiche. Se crei poco valore non dai prospettive e, il circolo vizioso si autoalimenta.
Le statistiche devono funzionare da sveglia per chiunque abbia una responsabilità. Senza buttarla nella solita discussione di appartenenza partitica, per cui tutto è merito o tutto è colpa del sindaco di turno, è necessario che le istituzioni reagiscano e prendano la guida del processo di innovazione che serve.
Lo dichiara Vincenzo Caldarone, commercialista ed ex Sindaco.
Conosciamo la nostra gente: persone che non si fanno spaventare dall'impegno dello studio o del lavoro, e tanti ma tanti dei nostri ragazzi si affermano bene nelle professioni e nel sapere. Non è quindi questione di capacità o di impegno. I fattori determinanti di questo record negativo mi sembrano:
- La insopportabile migrazione di laureati e di persone preparate che la economia del territorio non accoglie, né valorizza, né utilizza
- Causa e conseguenza della migrazione, il funzionamento del circuito economico che non riesce a modernizzarsi abbastanza, nonostante gli esempi di eccellenza che pur non mancano.
Non solo: una economia e una società che non trattengono saperi e risorse, avranno una bassa capacità di creare valore, capacità che ormai è basata su tecnologia, innovazione, competenze diffuse e specialistiche. Se crei poco valore non dai prospettive e, il circolo vizioso si autoalimenta.
Le statistiche devono funzionare da sveglia per chiunque abbia una responsabilità. Senza buttarla nella solita discussione di appartenenza partitica, per cui tutto è merito o tutto è colpa del sindaco di turno, è necessario che le istituzioni reagiscano e prendano la guida del processo di innovazione che serve.
- E' urgente sostenere le imprese che vogliono espandersi attraverso la assegnazione di aree e nuove iniziative di localizzazione, visto che il tempo massimo è scaduto.
- E' importante sviluppare capacità di attrazione per iniziative innovative, dotare il territorio di infrastruttura tecnologica e servizi.
- E' decisivo che tutti i partner della comunità, dalle professioni alle istituzioni, facciano squadra per aumentare la capacità di competere per le risorse e gli investimenti pubblici (visto che anche le scadenze ZES decorrono inutilmente).
Lo dichiara Vincenzo Caldarone, commercialista ed ex Sindaco.