Calandrino e l’elitropia: Sabino Zinni e Peppino Pirro replicano con una "novella" a Fratelli d'Italia

I Calandrino di casa nostra ovvero li di Andria fratelli tanto confusi quanto monelli

martedì 12 novembre 2024 5.44
Calandrino e l'elitropia è una novella narrata da Elissa nell'ottava giornata del Decameron di Giovanni Boccaccio. Calandrino, il cui ritratto è basato su un personaggio realmente esistito, è un personaggio tipico della narrazione comica toscana ed incarna il popolano per eccellenza, un poco grullo, che è però convinto d'essere furbo e brillante e cerca quindi di beffare gli altri.
Noi ci siamo divertiti un poco con i nostrani Calandrino che pensano di essere davvero tosti e di saperla lunga.

I Calandrino di casa nostra ovvero li di Andria fratelli tanto confusi quanto monelli
Si riman perplessi a legger di codesti comunicati. Ma possibile mai ch'abbian tutti trovato nel rio Mugnone, da sti parti chiamato Canalone, intonse pietre che di nome fan elitropia, mentre nero e' il suo color? Pur stran che sia, in abbondanza n'an trovate. S'evver che lo sortilegio s'avverato: lo render invisibile chi l'indossa testimoniar possiam ancho stavolta. Ci dican questi invisibil censori, cosa mai c'entra il disputar del di' in cui s'accusa d'esser ancho dei piddi, nel mentre nel lor loco "Nel confoder il soggetto col predicato, facean a gara a chi stupide le sballa, altri accusar del proprio peccato, col decoro altrui giocare a palla".
E che dir del fulgor politico di chi eletto fu pe' l'aria che tirava e non per altro, e immaginar deve l'altrui soffrir unica speme pe' goder c'ha,
adusa ad imitar fra' Cipolla
Il qual promette a certi contadini di mostrar loro la penna dell'agnolo Gabriello; in luogo della quale trovando carboni, quegli dice esser di quegli che arrostirono san Lorenzo.
Capir avrete che il san dileggio l'è l'unica risposta ch'a voi riservar potemo. Non abbiam l'elitropia pietra che invisibil vi rende, ma non abbiam nemmeno lo spin doctor dietro al qual dir vi si cela.

Alla prossima, Peppino Pirro e Sabino Zinni.