Cade l'amministrazione, Giorgino: "Ecco chi e perchè ha tradito"

Conferenza stampa del sindaco a poche ore dalla fine del secondo mandato

giovedì 18 aprile 2019 14.17
Con tanto di cartelli alla mano il sindaco Nicola Giorgino a poche ore dall'ultimo consiglio comunale in cui il bilancio è stato bocciato epilogo che ha segnato la fine del suo secondo mandato e la caduta della giunta comunale in una conferenza stampa ha innanzitutto elencato le opere pubbliche completate ad Andria tra cambiamenti "epocali" e "quotidiani" realizzati in 9 anni e poi spiegato ancora una volta che la posizione assunta da Forza Italia nel non votare il bilancio non ha nulla di amministrativo ma si fonda su ragioni politiche se non addirittura personali, forse la vicinanza di Giorgino alla Lega di Salvini, "preferendo consegnare Andria nelle mani di un commissario prefettizio anziché andare avanti fino al 2020". In sostanza per il Sindaco "Forza Italia immobilizza Andria" ed "i consiglieri comunali Nino Marmo, Marcello Fisfola, Antonio Nespoli, Micaela D'Avanzo e Gennaro Lorusso hanno tradito il mandato popolare".

"Mi accusano di salire sul carro del vincitore quando invece secondo me sono loro che sono in cerca di una scialuppa di salvataggio. Io coerentemente percorro le ragioni del centrodestra che oggi ha una forte trazione della Lega con Matteo Salvini leader. Questa mia decisione che non è dell'ultim'ora ma nasce nel 2015 con la lista e la prima consigliera eletta nel Sud Italia. Forse sono altri a non essere coerenti perché quando Alleanza Nazionale ha governato con la Lega di Bossi nessuno ha avuto nulla da eccepire".

In pratica per Giorgino da oggi cambiano i confini della coalizione di centrodestra, composta dai consiglieri e dagli assessori che hanno agito con coerenza e votato il bilancio di previsione. "Con chi ha tradito il mandato elettorale è difficile creare condivisione perché il tradimento quando avviene una volta avviene sempre".
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