Bretella sud tangenziale di Andria, il Forum Ambiente rilancia il proprio "no" all'opera

Il Presidente Massaro: «Decisione del Consiglio di Stato ci lascia attoniti e basiti. Spostare quelle risorse su altre opere»

giovedì 18 maggio 2023 06.30
«La decisione del Consiglio di Stato che in parole semplici permette la realizzazione della bretella sud della tangenziale di Andria ci ha lasciato attoniti e basiti. Ci chiediamo come si possa consentire la realizzazione di un'opera datata nel tempo, un'opera partita negli anni 90 che non aveva avuto un suo concreto sviluppo ed anzi già arenatasi una prima volta. Poi qualcuno ha ripreso questa vecchia idea a inizio anni 2000 per arrivare ad una nuova riesumazione del progetto nel 2011». La presa di posizione è del Forum Ambiente "Ricorda e Rispetta" di Andria con le parole del Presidente Giovanni Massaro in rappresentanza delle tante associazioni appartenenti.

«Ora ci chiediamo indipendentemente dall'appartenenza ideologica all'area ambientalista se ha senso la realizzazione di quest'opera. Non vediamo quali sarebbero i vantaggi per le comunità interessate e per Andria in particolare – dice ancora Massaro - Ci chiediamo, inoltre che fine farà l'attuale bretella che da quando è stata realizzata non si è mai dimostrata insufficiente per i volumi di auto che giornalmente la percorrono. Con le risorse per la realizzazione della nuova bretella si potrebbe mettere in sicurezza l'attuale tracciato, destinare alcune risorse per la viabilità del nuovo ospedale ed evitare di spendere risorse per un'opera che riteniamo totalmente inutile. Per la sua realizzazione sarà necessario eliminare migliaia di alberi di ulivo, vera grande ricchezza del nostro territorio sia dal punto di vista paesaggistico che economico».

«Inoltre sarà prodotta una straordinaria ed inutile cementificazione del territorio e l'utilizzo di enormi risorse finanziarie in aggiunta a quelle già disponibili che potrebbero invece essere impiegate per altre opere più urgenti e necessarie – dicono ancora dal Forum - Oggi la somma a suo tempo stanziata deve essere enormemente aumentata a causa di diversi fattori tra cui il notevole aumento dei prezzi del materiale necessario alla realizzazione di qualsiasi opera. Dai 27 milioni di euro previsti originariamente, ASSET ha già spiegato che ne servirebbero oltre il triplo delle risorse. Pertanto se i lavori dovessero partire e l'attuale stanziamento non dovesse essere integrato adeguatamente si rischia il blocco dell'opera per la mancanza di adeguata copertura finanziaria».

«Ci troveremmo quindi di fronte ad un totale stravolgimento del territorio e, nel contempo, ad un concreto rischio che l'opera rimanga incompiuta. Per queste motivazioni il Forum conferma la sua totale contrarietà alla realizzazione di quest'opera che ribadiamo essere totalmente inutile e frutto di scelte certamente poco lungimiranti e poco attente alle vere necessità del territorio – conclude il Presidente Giovanni Massaro - Ribadiamo pertanto la nostra totale e ferma opposizione alla realizzazione di quest'opera e chiediamo a tutti i rappresentanti della nostra comunità di unirsi per impedire la realizzazione di questo scempio. Noi del Forum saremo determinati nell'attivare tutte le iniziative necessarie e opportune in pieno accordo con tutto il mondo dell'Associazionismo che si sta già schierando contro la realizzazione di questo mostro inutile e dannoso».