Botti di Capodanno: ecco chi ci soffre sul serio

La sezione Oipa di Andria, promuove una campagna di sensibilizzazione per il divieto dei botti nella Città. Ai microfoni di Andriaviva.it la delegata Oipa di Andria, la Dott.ssa Edda Vernile

lunedì 31 dicembre 2012 14.00
A cura di Antonio Ventola
La fine del 2012 è ormai prossima. Cenoni, concerti, danze, festeggiamenti, ma soprattutto botti. Come ogni anno i protagonisti in negativo della fine dell'anno sono proprio quest'ultimi, che puntualmente fanno registrare nei pronti soccorso del 1° gennaio feriti e a volte anche vittime. Ma a soffrirne ancor di più sono i nostri amici animali.

Per tutto il periodo precedente al fatidico 31 dicembre, gli animali soffrono all'udire le frequenti esplosioni. Essi percepiscono in maniera differente i rumori: ad esempio nei cani il senso dell'udito è notevolmente supeiore a quello umano, tale da riuscire a percepire vibrazioni comprase fra i 20 mila e i 40 mila Hz (l'essere umano non percepisce suoni superiori ai 20 mila Hz). A causa anche dello sviluppato olfatto, gli animali possono vivere le ore precedenti e stesse del capodanno affrontando veri e propri attacchi di panico.

La sezione Oipa di Andria in questi giorni ha promosso (sulla propria pagina facebook) una campagna di sensibilizzazione, dal titolo No ai botti ad Andria. L'iniziativa consiste nell'inviare una lettera all'Amministrazione andriese, chiedendo di emanare un'ordinanza restrittiva che vieti l'uso dei botti nella nostra Città.

Ma come proteggere i nostri animali? Ce lo spiega la delegata della sezione andriese Oipa, la Dottoressa Edda Vernile.