Boom di vendita dei prodotti "Made in Puglia": guidano la classifica vino rosso, taralli, mozzarelle, burrata e ceci
Cresce il giro di affari per i prodotti che garantiscono la tracciabilità, l'origine e la sicurezza alimentare
giovedì 21 aprile 2022
10.13
Record della 'Puglia in etichetta' che svetta tra le regioni con la maggior crescita annua del giro d'affari con un aumento del +16,6% delle vendite di prodotti agroalimentari Made in Puglia in supermercati e ipermercati italiani, un successo frutto della battaglie condotte sul fronte della garanzia della tracciabilità, dell'origine e della sicurezza alimentare a beneficio dei consumatori, con il boom del regionalismo a tavola. E' quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell'Osservatorio Immagino G1 - NielsenIQ, secondo cui ai 141 milioni di euro di vendite realizzate in super e ipermercati hanno contribuito soprattutto vino rosso, taralli, mozzarelle, burrata e ceci rigorosamente Made in Puglia.
La Puglia, regione che vanta numerosi primati produttivi nell'agroalimentare – spiega Coldiretti Puglia – ha dovuto imparare a difendersi dagli agropirati con l'indicazione obbligatoria dell'origine del prodotto in etichetta e il brand 'Puglia' ha acquistato spazio e autorevolezza negli anni, con i consumatori sempre più attenti all'etichetta e all'acquisto consapevole di cibo prodotto in Puglia.
E' svolta patriottica dunque nei consumi alimentari dei cittadini che hanno privilegiato sugli scaffali la qualità Made in Italy – aggiunge Coldiretti Puglia – spingendo sugli acquisti familiari delle indicazioni geografiche europee di origine, con la Dop e IG Economy pugliese che vale 439 milioni di euro.
Con un totale di 22 cibi DOP e IGP, la Puglia è la regione numero 9 in Italia per prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica, ai quali si aggiungono le 3 STG che insistono sul territorio nazionale. A livello economico, secondo le ultime stime dell'Osservatorio Ismea-Qualivita, il settore del cibo DOP IGP in Puglia vale 32 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che ha un peso del 7,3% sul totale del paniere delle Indicazioni Geografiche del Paese.
Altro segmento in forte espansione nell'area del lifestyle è quello del "veggie" – afferma Coldiretti Puglia - e i prodotti biologici, con la spinta salutista determinata dalla lunga emergenza epidemiologica causata dal Covid che ha fatto crescere del 4% i consumi di prodotti biologici acquistati dai consumatori. La Puglia è la seconda regione più bio d'Italia, con 266mila ettari coltivati e 9380 operatori, una incidenza del 20% delle superficie biologiche sul totale, dove – aggiunge Coldiretti Puglia - sono aumentati nel 2021 i consumi familiari di alimenti biologici.
In Puglia è cresciuta di un ulteriore 1% la superficie biologica e dell'1,1 di produttori e preparatori, dopo un processo di stabilizzazione e normalizzazione rispetto alla diffusione del metodo biologico registrato negli ultimi anni, mentre continua l'aumento tendenziale dei consumi, delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell'agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati.
La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre a numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio.
La Puglia, regione che vanta numerosi primati produttivi nell'agroalimentare – spiega Coldiretti Puglia – ha dovuto imparare a difendersi dagli agropirati con l'indicazione obbligatoria dell'origine del prodotto in etichetta e il brand 'Puglia' ha acquistato spazio e autorevolezza negli anni, con i consumatori sempre più attenti all'etichetta e all'acquisto consapevole di cibo prodotto in Puglia.
E' svolta patriottica dunque nei consumi alimentari dei cittadini che hanno privilegiato sugli scaffali la qualità Made in Italy – aggiunge Coldiretti Puglia – spingendo sugli acquisti familiari delle indicazioni geografiche europee di origine, con la Dop e IG Economy pugliese che vale 439 milioni di euro.
Con un totale di 22 cibi DOP e IGP, la Puglia è la regione numero 9 in Italia per prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica, ai quali si aggiungono le 3 STG che insistono sul territorio nazionale. A livello economico, secondo le ultime stime dell'Osservatorio Ismea-Qualivita, il settore del cibo DOP IGP in Puglia vale 32 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che ha un peso del 7,3% sul totale del paniere delle Indicazioni Geografiche del Paese.
Altro segmento in forte espansione nell'area del lifestyle è quello del "veggie" – afferma Coldiretti Puglia - e i prodotti biologici, con la spinta salutista determinata dalla lunga emergenza epidemiologica causata dal Covid che ha fatto crescere del 4% i consumi di prodotti biologici acquistati dai consumatori. La Puglia è la seconda regione più bio d'Italia, con 266mila ettari coltivati e 9380 operatori, una incidenza del 20% delle superficie biologiche sul totale, dove – aggiunge Coldiretti Puglia - sono aumentati nel 2021 i consumi familiari di alimenti biologici.
In Puglia è cresciuta di un ulteriore 1% la superficie biologica e dell'1,1 di produttori e preparatori, dopo un processo di stabilizzazione e normalizzazione rispetto alla diffusione del metodo biologico registrato negli ultimi anni, mentre continua l'aumento tendenziale dei consumi, delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell'agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati.
La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre a numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio.