Bonomo di Andria, ottimi risultati del progetto Area Medica di Ammissione che da sperimentale diventa definitivo
L'obiettivo è di ridurre i tempi di attesa in Pronto Soccorso per migliorare la gestione dei pazienti
giovedì 2 maggio 2024
13.14
Dopo una prima fase di sperimentazione è diventato definitivo, presso il Bonomo di Andria, il progetto A.M.A. (Area Medica di Ammissione) - realizzato grazie alla stretta collaborazione tra Medicina Interna, Pronto Soccorso, Direzione Medica di Presidio e Rischio Clinico sotto l'egida della Direzione Strategia dell'Asl Bt - con l'obiettivo di ridurre i tempi di attesa in Pronto Soccorso per migliorare la gestione dei pazienti con patologie di natura internistica che necessitano di presa in carico e di ricovero.
L'obiettivo del progetto A.M.A. è quello, infatti, di una "presa in carico precoce" dei pazienti il cui iter diagnostico sia destinato al ricovero in Medicina Interna.
I dati raccolti dall'avvio del progetto, a dicembre 2023, sino al 31 marzo 2024, sono molto positivi ed incoraggianti.
Sono stati 393 i pazienti presi in carico dall'A.M.A. di cui 63 dimessi al domicilio, 11 pazienti dimessi sul territorio (LDPA), 4 pazienti affidati ai servizi territoriali (assistenza domiciliare, cure palliative, day service e visite ambulatoriali). La permanenza media in Pronto Soccorso dei pazienti dal Triage alla presa in carico in A.M.A. è stata di circa 25 ore, sono 315 pazienti ricoverati in Medicina Interna con degenza media di 3,9 giorni. Raffrontando questi dati, quindi, con quelli rinvenienti dal gruppo di pazienti non inseriti nel progetto A.M.A., risultano ancora più chiari i vantaggi della "presa in carico precoce". Infatti, in questo caso, abbiamo 250 pazienti ricoverati in Medicina Interna, con una degenza media di 7,5 giorni in reparto, zero pazienti affidati ai servizi territoriali, la permanenza in Pronto Soccorso dall'accesso al Triage al ricovero in Medicina Interna è in media di 32,75 ore.
Tali risultati dimostrano che si può ridurre il boarding nel DEA (Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione) con la presenza degli specialisti di Medicina Interna in quanto la presa in carico precoce dei pazienti di pertinenza internistica determina una riduzione del tempo totale di degenza in reparto, oltre che un importante filtro sui ricoveri e soprattutto garantisce una maggiore appropriatezza.
"È opportuno evidenziare - commenta il dott. Salvatore Lenti, direttore dell'UOC Medicina Interna del Bonomo - come a seguito dell'attivazione del progetto A.M.A. vi sia una migliore appropriatezza delle cure e dei ricoveri grazie ad una presa in carico precoce, appropriatezza del setting assistenziale, integrazione delle reti e riduzione del boarding in Pronto Soccorso del paziente anziano con comorbilità sempre più in aumento visto l'amento della vita media".
L'obiettivo del progetto A.M.A. è quello, infatti, di una "presa in carico precoce" dei pazienti il cui iter diagnostico sia destinato al ricovero in Medicina Interna.
I dati raccolti dall'avvio del progetto, a dicembre 2023, sino al 31 marzo 2024, sono molto positivi ed incoraggianti.
Sono stati 393 i pazienti presi in carico dall'A.M.A. di cui 63 dimessi al domicilio, 11 pazienti dimessi sul territorio (LDPA), 4 pazienti affidati ai servizi territoriali (assistenza domiciliare, cure palliative, day service e visite ambulatoriali). La permanenza media in Pronto Soccorso dei pazienti dal Triage alla presa in carico in A.M.A. è stata di circa 25 ore, sono 315 pazienti ricoverati in Medicina Interna con degenza media di 3,9 giorni. Raffrontando questi dati, quindi, con quelli rinvenienti dal gruppo di pazienti non inseriti nel progetto A.M.A., risultano ancora più chiari i vantaggi della "presa in carico precoce". Infatti, in questo caso, abbiamo 250 pazienti ricoverati in Medicina Interna, con una degenza media di 7,5 giorni in reparto, zero pazienti affidati ai servizi territoriali, la permanenza in Pronto Soccorso dall'accesso al Triage al ricovero in Medicina Interna è in media di 32,75 ore.
Tali risultati dimostrano che si può ridurre il boarding nel DEA (Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione) con la presenza degli specialisti di Medicina Interna in quanto la presa in carico precoce dei pazienti di pertinenza internistica determina una riduzione del tempo totale di degenza in reparto, oltre che un importante filtro sui ricoveri e soprattutto garantisce una maggiore appropriatezza.
"È opportuno evidenziare - commenta il dott. Salvatore Lenti, direttore dell'UOC Medicina Interna del Bonomo - come a seguito dell'attivazione del progetto A.M.A. vi sia una migliore appropriatezza delle cure e dei ricoveri grazie ad una presa in carico precoce, appropriatezza del setting assistenziale, integrazione delle reti e riduzione del boarding in Pronto Soccorso del paziente anziano con comorbilità sempre più in aumento visto l'amento della vita media".