Bomba in via Mattia Preti: indagini affidate alla Polizia di Stato
All'esame della scientifica i rilievi effettuati questa mattina, mentre la squadra investigativa sta effettuando i primi interrogatori
sabato 10 agosto 2019
11.06
E' una bomba di non lieve entità, non solo per il rumore e la carica di esplosivo in essa contenuta. E' stata fatta esplodere intorno alle ore 3:30 di questa mattina, all'indirizzo dell'abitazione di un 39enne, detenuto agli arresti domiciliari per spaccio di droga.
La potente deflagrazione ha mandato distrutti vetri e suppellettili e ferito lievemente alla mano l'anziana madre del detenuto e non come in un primo momento si temeva, la figlioletta. Come dicevamo ferite leggere, medicate sul posto dai sanitari del 118 giunti sul posto.
Il boato ha squarciato il silenzio del mattino ed è stato avvertito anche in zone periferiche di Andria.
Ai rilievi tecnici dei Vigili del Fuoco effettuati sull'abitazione e la palazzina dell'Arca Puglia, che è stata investita dall'esplosione -ma non ci sono pericoli per la staticità dell'immobile-, si sono aggiunti quelli dei poliziotti del locale Commissariato di P.S. giunti immediatamente sul posto insieme ai Carabinieri della Compagnia di Andria.
Le indagini condotte dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani, Simona Merra, sono adesso affidate proprio al personale della squadra investigativa della Polizia di Stato di Andria, diretta dal vice Questore Gerardo Di Nunno, che si sta avvalendo della perizia e competenza del locale gabinetto della scientifica.
Importante è adesso capire il tipo di esplosivo utilizzato e da dove possa provenire. Rilevanti i filmati delle videocamere di sorveglianza installate nella zona che sono stati acquisiti già da stamane, mentre in queste ore si stanno valutando e confrontando le posizioni di alcune persone.
Inutile aggiungere che tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti e che queste indagini potranno collegarsi ad altri episodi di sangue avvenuti negli ultimi mesi in città e su cui stanno lavorando anche i Carabinieri. Ancora una volta la sinergia e la collaborazione saranno le chiavi di volta per poter coronare con il successo, questa azione investigativa ed assicurare alla giustizia chi sta seriamente mettendo in pericolo la tranquillità della comunità andriese.
La potente deflagrazione ha mandato distrutti vetri e suppellettili e ferito lievemente alla mano l'anziana madre del detenuto e non come in un primo momento si temeva, la figlioletta. Come dicevamo ferite leggere, medicate sul posto dai sanitari del 118 giunti sul posto.
Il boato ha squarciato il silenzio del mattino ed è stato avvertito anche in zone periferiche di Andria.
Ai rilievi tecnici dei Vigili del Fuoco effettuati sull'abitazione e la palazzina dell'Arca Puglia, che è stata investita dall'esplosione -ma non ci sono pericoli per la staticità dell'immobile-, si sono aggiunti quelli dei poliziotti del locale Commissariato di P.S. giunti immediatamente sul posto insieme ai Carabinieri della Compagnia di Andria.
Le indagini condotte dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani, Simona Merra, sono adesso affidate proprio al personale della squadra investigativa della Polizia di Stato di Andria, diretta dal vice Questore Gerardo Di Nunno, che si sta avvalendo della perizia e competenza del locale gabinetto della scientifica.
Importante è adesso capire il tipo di esplosivo utilizzato e da dove possa provenire. Rilevanti i filmati delle videocamere di sorveglianza installate nella zona che sono stati acquisiti già da stamane, mentre in queste ore si stanno valutando e confrontando le posizioni di alcune persone.
Inutile aggiungere che tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti e che queste indagini potranno collegarsi ad altri episodi di sangue avvenuti negli ultimi mesi in città e su cui stanno lavorando anche i Carabinieri. Ancora una volta la sinergia e la collaborazione saranno le chiavi di volta per poter coronare con il successo, questa azione investigativa ed assicurare alla giustizia chi sta seriamente mettendo in pericolo la tranquillità della comunità andriese.