Bomba ecologica a Grottelline: rinvenute tonnellate di rifiuti
Operazione della Forestale in un'ex cava nel territorio di Spinazzola
martedì 10 giugno 2014
10.27
Una vera e propria bomba ecologica è stata scoperta dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Bari in una ex cava in località "Grottelline" in territorio di Spinazzola. Proprio nei pressi di questo luogo, la Regione Puglia ha immaginato una discarica e da diverso tempo è in piedi una battaglia istituzionale tra provincia, territorio e regione per scongiurare la realizzazione del deposito di rifiuti.
La scoperta dei "Forestali" è avvenuta a seguito di uno scavo disposto dalla Procura di Bari dopo che, alcuni rilievi effettuati con strumentazione geomagnetometrica, avevano evidenziato delle anomalie del terreno, ben localizzate, che facevano presumere la presenza di rifiuti interrati. I rilievi sono stati effettuati grazie all'aiuto di una strumentazione in dote al C.F.S., all'uopo convenzionato con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che permette di riscontrare la presenza a determinate profondità del sottosuolo di materiale ferroso.
Lo scavo ha portato alla luce miscele di rifiuti consistenti in batterie per autovetture, catrame di carbone, miscele bituminose, scorie di cemento e mattoni, pneumatici fuori uso, ecc., per un totale di decine di tonnellate, risalenti a varie annualità. Il terreno, di proprietà privata, è stato posto sotto sequestro, mentre continuano le rilevazioni da parte del Corpo Forestale, sotto le direttive della Distrettuale Antimafia di Bari.
La scoperta dei "Forestali" è avvenuta a seguito di uno scavo disposto dalla Procura di Bari dopo che, alcuni rilievi effettuati con strumentazione geomagnetometrica, avevano evidenziato delle anomalie del terreno, ben localizzate, che facevano presumere la presenza di rifiuti interrati. I rilievi sono stati effettuati grazie all'aiuto di una strumentazione in dote al C.F.S., all'uopo convenzionato con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che permette di riscontrare la presenza a determinate profondità del sottosuolo di materiale ferroso.
Lo scavo ha portato alla luce miscele di rifiuti consistenti in batterie per autovetture, catrame di carbone, miscele bituminose, scorie di cemento e mattoni, pneumatici fuori uso, ecc., per un totale di decine di tonnellate, risalenti a varie annualità. Il terreno, di proprietà privata, è stato posto sotto sequestro, mentre continuano le rilevazioni da parte del Corpo Forestale, sotto le direttive della Distrettuale Antimafia di Bari.