Blocco degli scrutini: la protesta silenziosa del mondo della scuola
Partecipazione massiccia allo "Scientifico". Filannino: «Ora il Governo ci ascolti»
mercoledì 17 giugno 2015
E' il giorno della "maturità" ma è anche il giorno per tracciare un bilancio su di un argomento passato in sordina. Una "protesta silenziosa" del mondo della scuola che, tuttavia, ha avuto una partecipazione quasi plebiscitaria. Si è trattato di quello che è stato definito il "blocco degli scrutini" che tecnicamente ha significato un rinvio delle giornate dedicate a questa importante pratica tranne che per le classi quinte dove è vietato naturalmente dalla legge per via di tempistiche essenziali da rispettare per svolgere gli esami. La protesta silenziosa è contro il decreto legge sulla "Buona Scuola", che al mondo della scuola stessa non piace affatto. Uno degli istituti in cui vi è stata una sostanziale plebiscitaria adesione da parte dei docenti è stato il Liceo Scientifico "R. Nuzzi" di Andria: «In centinaia di scuole italiane - ha detto Michelangelo Filannino, Preside dell'istituto andriese - c'è stato il blocco degli scrutini che secondo normativa si poteva fare nei primi due giorni. Quindi tutte le scuole hanno sostanzialmente ritardato questa importante pratica a venerdì e sabato ma anche ad oggi (ieri ndr) in molte scuole».
Filannino è uno di quei dirigenti particolarmente sensibile al tema e che ha più volte espresso perplessità per il poco spazio mediatico concesso ad una protesta silenziosa ma così massiccia. «C'è grande perplessità su questo decreto legge il cui testo è naturalmente ancora in ebollizione - ha detto Filannino - ma il fatto che decine di migliaia di docenti hanno bloccato gli scrutini e tutto questo non ha avuto nessuna o quasi evidenza sulla stampa, dimostra che quando si parla di scuola tutti dicono quello vogliono anche se non sanno di cosa si sta parlando. Gli unici che non vengono ascoltati sono quelli che ci stanno nelle scuole e quindi dirigenti e docenti». Il 100% degli scrutini è stato bloccato e rinviato proprio nel Liceo Scientifico come in tanti altri istituti andriesi e della provincia: «Tutti gli scrutini sono stati rinviati tranne quelli di quinta che è impossibile rinviare per qualsiasi ragione - ha ricordato il Preside Filannino - Qui parliamo di tutte le classi, 26, scrutini recuperati venerdì e sabato con l'intera giornata».
La sensazione forte è quella di un vero e proprio scollamento tra il mondo della scuola ed il dibattito pubblico: «Io spero - ha concluso Filannino - che il Governo voglia sentire le ragioni della protesta per questo decreto legge e che diminuisca questa diversità di vedute tra dibattiti completamente differenti».
Filannino è uno di quei dirigenti particolarmente sensibile al tema e che ha più volte espresso perplessità per il poco spazio mediatico concesso ad una protesta silenziosa ma così massiccia. «C'è grande perplessità su questo decreto legge il cui testo è naturalmente ancora in ebollizione - ha detto Filannino - ma il fatto che decine di migliaia di docenti hanno bloccato gli scrutini e tutto questo non ha avuto nessuna o quasi evidenza sulla stampa, dimostra che quando si parla di scuola tutti dicono quello vogliono anche se non sanno di cosa si sta parlando. Gli unici che non vengono ascoltati sono quelli che ci stanno nelle scuole e quindi dirigenti e docenti». Il 100% degli scrutini è stato bloccato e rinviato proprio nel Liceo Scientifico come in tanti altri istituti andriesi e della provincia: «Tutti gli scrutini sono stati rinviati tranne quelli di quinta che è impossibile rinviare per qualsiasi ragione - ha ricordato il Preside Filannino - Qui parliamo di tutte le classi, 26, scrutini recuperati venerdì e sabato con l'intera giornata».
La sensazione forte è quella di un vero e proprio scollamento tra il mondo della scuola ed il dibattito pubblico: «Io spero - ha concluso Filannino - che il Governo voglia sentire le ragioni della protesta per questo decreto legge e che diminuisca questa diversità di vedute tra dibattiti completamente differenti».